Proseguono a pieno ritmo i campi di lavoro del gruppo Emmaus di Catanzaro

I campi di lavoro del gruppo Emmaus di Catanzaro rappresentano una tradizione ormai consolidata nel periodo estivo, ma mai come quest’anno ricalcano in pieno quelli che sono i campi internazionali di Emmaus basati sulla condivisione e sul lavoro solidale.

Da maggio, e fino al 30 settembre, a Soverato e Satriano Marina, è un via vai continuo di volontari anche stranieri che abbracciano la filosofia dell’Abbè Pierre, fondatore di Emmaus, e scelgono la provincia di Catanzaro (sul sito ufficiale, Catanzaro è tra le tre opzioni possibili assieme a  Padova e Palermo) per  perseguire un tipo di vacanza “alternativo”, fatto di attività di raccolta dell’usato – da riparare e rivendere nei mercatini solidali – di volantinaggio, di preparazione dei pasti e collaborazione nelle pulizie delle parti comuni, e di momenti esplorativi del territorio.

Molti dei nostri volontari trovano ospitalità in una villa a Soverato, altri direttamente nella comunità Emmaus a Satriano Marina, e si alternano nello svolgimento di quelle che sono le attività tipiche di Emmaus – spiega la presidente Mariaconcetta Infuso Per la prima volta, quest’anno, abbiamo deciso di dedicarci esclusivamente a quella che è l’attività di autofinanziamento attraverso il recupero e la rivalorizzazione del materiale usato per sostenere iniziative a livello locale, nazionale ed internazionale. Abbiamo svolto dei piccoli momenti volti alla scoperta del nostro territorio, ma lasciamo anche spazio ai volontari di organizzarsi in maniera autonoma le ore libere al di fuori della comunità”.

Nei giorni scorsi i campisti hanno avuto comunque modo di apprezzare le bellezze del Parco Monaco di Villaggio Mancuso in Sila, del centro storico di Catanzaro e di fare la conoscenza del nuovo arcivescovo, monsignor Claudio Maniago, al quale hanno fatto visita nella sede della curia arcivescovile. Il presule, infatti, ha ammesso di apprezzare quello che fa il movimento per contrastare la povertà e la marginalità sociale nel mondo, e di avervisto all’opera i volontari di Scandicci nei suoi anni trascorsi nella nativa Firenze.

Ufficio stampa CSV Calabria Centro 

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