L’evento itinerante vuole offrire una sorta di immersione nel cuore di queste aziende agricole calabresi, mettendo in luce come, con passione e ingegno, abbiano saputo innovare senza mai perdere di vista le proprie radici
La Calabria, con la sua ricca storia e un legame profondo con la terra, ospita molte aziende agricole, che, nonostante le sfide climatiche, economiche e sociali, hanno dato prova di sapersi adattare mantenendo viva la tradizione agricola della regione, pur dovendo affrontare la necessità di innovarsi.
Il Gruppo FAI Giovani Calabria ha realizzato un evento itinerante – denominato #RadiciResilienti – per offrire una sorta di immersione nel cuore di queste aziende agricole calabresi, mettendo in luce come, con passione e ingegno, abbiano saputo innovare senza mai perdere di vista le proprie radici.
La prima tappa è stata a Ricadi per conoscere da vicino uno dei prodotti agricoli calabrese più conosciuti al mondo: la Cipolla Rossa
Per intraprendere al meglio il viaggio lungo la storica produzione della Cipolla Rossa, i volontari del FAI Giovani Vibo Valentia, guidati dal capo Gruppo, Flora Giancotti, hanno accompagnato i visitatori all’interno del Museo della Cipolla Rossa di Tropea, per poi proseguire il viaggio alla scoperta dell’Azienda di Pasquale Simonelli, la cui famiglia produce Cipolla Rossa da quattro generazioni, nonché ideatrice del progetto Boutique della Cipolla Rossa – Tropea / Lady Tropea “La Vera Dolcezza” Prima Linea di Creazioni Gourmet a base di Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP.
Il Museo della cipolla rientra nei Musei diffusi di Ricadi, MuRi ed ha permesso di conoscere la storia e l’evoluzione della cipolla, dalle coltivazioni dei secoli passati fino alle metodologie attuali che hanno consentito il marchio Igp.
Tra i reperti presenti, anche gli attrezzi utilizzati per lavorare la terra e una ricca carrellata di materiale fotografico costituito da scatti d’epoca.
La “rossa” è divenuta nel tempo simbolo della Calabria e la sua versatilità in cucina l’ha resa tra i prodotti più amati degli chef.
Interessante l’esperienza presso l’azienda agricola di Pasquale Simonelli, perché è stato possibile osservare da vicino le coltivazioni proprio nel momento in cui si stavano trapiantando nel terreno le piantine. È stato così possibile capire il lavoro manuale portato avanti e non solo.
Il titolare ha poi spiegato come è cambiato il processo di produzione rispetto al passato con la maggiore attenzione alla coltivazione bio, evitando i prodotti chimici e rispettando il ciclo naturale della terra.
La cipolla di Tropea e la sua nota dolcezza sono il risultato di un mix di fattori tra cui il clima, il terreno, l’acqua e la qualità dei semi; insomma un unicum strettamente legato al territorio che spiega perché se replicata in altri contesti, non possiede le medesime specificità.
Una giornata ben riuscita a conferma della mission che il Gruppo Giovani del FAI di Vibo Valentia porta avanti ormai da quindici anni: “accendere – spiega Flora Giancotti – i riflettori sulle realtà positive del nostro territorio nella speranza che le istituzioni contribuiscano a darne il giusto risalto”.
Fonte: Zoom24