La RA.GI. inaugura il primo centro regionale per i disagi cognitivi

ragi inaugura centro diurno

Il “cuore” dell’evento voluto dalla Ra.Gi. Onlus, per celebrare la XXIII Giornata Mondiale dell’Alzheimer, è stato rappresentato dall’inaugurazione ufficiale del Centro Diurno situato su Viale Magna Grecia 75/21. La struttura, che è il primo centro diurno autorizzato dalla Regione Calabria per i disagi cognitivi e psico-corporei, rappresenta un centro sollievo con una presa in carico degli ospiti dalle 9 dalle 16.00 e con la possibilità di terapie non farmacologiche domiciliari specifiche.
La cerimonia d’inaugurazione si è svolta il 20 settembre, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose. Tra gli altri erano presenti il vicesindaco di Catanzaro Avv. Gabriella Celestino; il Presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Catanzaro Vincenzo Ciconte, SE Vescovo don Mimmo Battaglia della Diocesi di Cerreto Sannita, Telese, Sant’Agata dei Goti. Il taglio del nastro è stato preceduto da una breve presentazione dei servizi che il Centro Diurno offre sul territorio e dalla visione di un video realizzato dal fotografo, film maker e storyteller Massimo Castelli.

La psicologa Roberta Aloe ha presentato lo Spazio DI. HA. DE., di cui è responsabile, «un progetto basato sulla cura delle disabilità e caratterizzato dal fatto che al suo interno si curano i differenti aspetti della disabilità, coinvolgendoli e unificandoli in un unico progetto: l’interesse verso la persona che indossa il vestito della disabilità».
Delle caratteristiche dello Spazio Eracle, la sezione del Centro basata sulla psiconcologia, ha parlato la responsabile Bruna Marozzo, psicologa, psicoterapeuta e psiconcologa. « Si tratta di un progetto che – come ha spiegato l’esperta – si basa sull’integrazione di un percorso di sostegno al malato oncologico e alla sua famiglia, con percorsi di Terapia Espressiva Psico-Corporea. L’integrazione di questi due approcci, facilita il malato oncologico nella ricostruzione della propria identità personale, fortemente destabilizzata dalla malattia». Il servizio gode del supporto della Società Italiana di Psiconcologia e della Coordinatrice Regionale, Dott.ssa Angela Piattelli.
Un’altra sezione del Centro, lo Spazio Sfera, si occupa della cura dei DCA. Laura Iozzo, psichiatra e psicoterapeuta, specialista in psicoterapia psicoanalitica, che ne è responsabile, ha parlato delle terapie messe a punto al suo interno. «Si tratta di un percorso terapeutico rivolto al paziente – spiega l’esperta – e orientato al trattamento del vissuto profondo, delle mancanze e delle carenze affettive e di ascolto, che mira a ricostruire quel vuoto lacerante che deforma in carenza ed in abbondanza il paziente».
Elena Sodano, psicologa, terapeuta psico-corporea e responsabile della struttura, ha descritto lo Spazio Al.Pa.De. per la cura delle demenze. «Le persone affette da queste patologie – ha spiegato la presidente della Ra.Gi. – sono considerate ingestibili, irraggiungibili. Da noi questo non esiste, perché grazie alle terapie psico-corporee abbiamo creato un ponte di comunicazione, mediante il quale possiamo raggiungerli facendo leva soprattutto sulle loro emozioni, che la malattia non cancella».
«Siamo convinti che per lavorare sul territorio sia assolutamente necessario tessere delle reti con i professionisti e gli enti del settore socio-sanitario, perché altrimenti rischiamo di rimanere soli, sia noi che i pazienti e le loro famiglie. Grazie alla sinergia con il Comune di Catanzaro, presto speriamo di inaugurare uno Spazio dedicato alla prevenzione delle malattie neurodegenerative all’interno del nostro Centro».
L’importanza di strutture come quella della Ra.Gi., che possano sopperire alle carenze del sistema socio-sanitario, è stata messa in luce dal presidente dal presidente Ciconte, il quale ha ribadito la necessità di fare rete e «lavorare tutti nella stessa direzione. Il sistema sanitario pubblico non ce la fa ad affrontare problemi gravi come quelli socio-sanitari, dobbiamo ammetterlo».
«Il centro diurno è la medicina del terzo millennio – ha affermato il vicesindaco Celestino – perché istituzionalizzare i malati non è più accettabile. Questo centro diurno è un motivo di grande orgoglio per noi, anche se è un progetto che si realizza solo grazie al privato».
SE don Mimmo Battaglia, riferendosi alle istituzioni, ha parlato della necessità di dare continuità a progetti di tale portata che «arricchiscono la città di Catanzaro e preservano la giustizia sociale. La vita di ogni persona – ha concluso don Mimmo – ha valore dignità e senso e il problema di un singolo individuo deve diventare per noi provocazione e responsabilità. Ricordiamo che se aiutiamo l’altro, cresce anche la nostra umanità».
La cerimonia è proseguita con il taglio del nastro e il rito di benedizione officiato dal vescovo don Mimmo Battaglia.

Stampa o condividi