Ecco i dati del Rapporto pubblicato dall’Istat martedì 21 luglio 2015. Tra le persone con invalidità grave, prevalgono le donne (54,7%) e le persone anziane (61,1%).
Lo scorso 21 luglio l’Istat ha pubblicato il rapporto “INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON LIMITAZIONI FUNZIONALI, INVALIDITÀ O CRONICITÀ GRAVI – anno 2013”.
L’approfondimento sull’inclusione sociale delle persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi nei contesti di vita (scuola, lavoro, mobilità, tempo libero, rete di relazioni, ecc.) è stato condotto dall’Istat nel 2012-2013 nell’ambito dell’indagine “Condizioni di salute e ricorso ai
servizi sanitari” grazie ad una Convenzione stipulata nel 2011 con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e avvalendosi del contributo dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
La finalità è quella di stimare quanto e in quali ambiti di vita l’interazione tra problemi di salute e fattori ambientali si traduca in restrizioni alla partecipazione sociale.
L’approccio utilizzato è basato sulla nuova definizione di disabilità proposta con la classificazione ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base della quale, nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si indica che le persone con disabilità “includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri.”
La popolazione cui fanno riferimento le stime è complessivamente pari a circa 13 milioni 177 mila persone, ed è costituita dalle persone di 15 anni e più che, nel 2012-2013, risultano avere limitazioni funzionali gravi o lievi, patologie croniche gravi o invalidità permanenti.
Complessivamente si tratta del 25,5% della popolazione residente di pari età. Per queste persone l’interazione tra condizioni di salute e fattori ambientali può tradursi in restrizioni dell’inclusione sociale.
Tra le persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi, il 23,4% riferisce di avere limitazioni gravi, cioè il massimo grado di difficoltà in almeno una tra le funzioni motorie, sensoriali o nelle attività essenziali della vita quotidiana. Il numero di tali persone nella popolazione residente in Italia è stimato in circa 3 milioni.
Nella popolazione con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi prevalgono le donne (54,7%) e le persone anziane (61,1%). La quota di persone con gravi limitazioni è più alta tra le anziane (37,8%) rispetto a quella registrata tra gli uomini anziani (22,7%).
Circa 5 milioni di persone tra 15 e 64 anni con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi non sono iscritte a corsi di alcun tipo (scolastici, universitari o di formazione professionale). Tra questi individui, l’8,4% ha restrizioni nella possibilità di studiare a causa di problemi di salute. La quota sale al 37,3% tra quanti hanno limitazioni funzionali gravi.
Le condizioni di salute hanno un forte impatto sulla partecipazione al mondo lavorativo. Nel 2013 risulta occupato il 44,0% delle persone di 15-64 anni con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi, contro il 55,1% del totale della popolazione. Tra le persone con limitazioni funzionali gravi risulta occupato solamente il 19,7%.
E’ molto elevata la percentuale di persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi che hanno restrizioni nella mobilità a causa di problemi di salute: il 27,2% ha difficoltà a uscire di casa, il 22,3% ad accedere agli edifici e il 19,7% a utilizzare i trasporti pubblici. Tra le persone con limitazioni funzionali gravi le quote raggiungono rispettivamente il 76,2, il 70,5 e il 59,6%.
Il 13,0% delle persone con limitazioni, invalidità o cronicità gravi ha difficoltà a usare i mezzi pubblici a causa di barriere ambientali. La quota raggiunge il 29,6% tra chi ha limitazioni funzionali gravi.
Il 17,0% delle persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi dichiara di avere difficoltà per motivi di salute a incontrare amici o parenti e il 22,1% a svolgere attività nel tempo libero. La percentuale di chi dichiara difficoltà, per gli stessi motivi, a usare internet risulta più contenuta (11,1%). Le quote si triplicano tra le persone con limitazioni funzionali gravi, arrivando rispettivamente al 47,6, 60,8 e 36,3%.
In allegato potete leggere il testo integrale del rapporto. Leggi istat
Sul sito dell’Istat si possono consultare anche le Tavole. TAVOLE
http://www.istat.it