E’ arrivato al capolinea il progetto sullo spreco alimentare, finanziato da Fondazione con il Sud, che Anteas Calabria ha portato avanti per due anni in due direzioni: quella dell’attività di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza ed ai produttori, chiamati a ridistribuire le derrate alimentari alle famiglie in difficoltà attraverso l’apporto delle associazioni, e quella a finalità educativa perseguita all’interno di diversi istituti scolastici.
Per far comprendere l’importanza della trasformazione dello spreco alimentare in risorsa come azione di contrasto alla povertà ed alla vulnerabilità delle famiglie, le varie sezioni dell’Anteas hanno tenuto una serie di incontri, culminati nel convegno conclusivo del 25 marzo a Lamezia, alla presenza di Nicodemo Oliverio, componente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati; di Cataldo Nigro, presidente dell’Anteas Calabria; di Gianni Romeo, direttore del Banco Alimentare regionale; di padre Valerio Di Trapani, responsabile regionale della Caritas; di Giuseppe Mirarchi dell’Ufficio Scolastico Regionale e di Giorgio Sganga, commissario della Camera di Commercio di Catanzaro.
Gli interventi che si sono susseguiti hanno posto in evidenza come il recupero dello scarto abbia conseguenze anche sul piano culturale, contro il dilagare di un allarmante consumismo senza più confini: la collaborazione tra gli enti e le associazioni, la scuola ed il mondo della produzione rappresenta, dunque, il presupposto dal quale muovere per la promozione di una società di inclusione che “si nutre” del riconoscimento dei diritti, e non degli scarti. Far riacquistare nuova vita a ciò che è considerato uno spreco dall’industria, ma che invece è risorsa per tante famiglie in stato di indigenza, è quindi un dovere oltre che un’azione attuabile sul piano etico. Ci hanno pensato poi gli studenti delle scuole, coinvolte nel progetto regionale, a riassumere con modalità diverse quanto appreso nei momenti di approfondimento vissuti in classe: i ragazzi dell’Istituto Alberghiero “Einaudi” di Lamezia Terme, ad esempio, hanno realizzato un libro di ricette ricavate con gli scarti alimentari, che acquistano, così, nuova vita.
Ed in tale contesto non poteva non riproporsi la questione della costituzione dell’emporio solidale, una realtà ormai diffusa nel nord Italia, e che sta portando buoni frutti nella provincia di Crotone in cui è stato avviato.
Ufficio stampa CSV Catanzaro