Riapre in autofinanziamento il centro diurno Minozzi

Era la fine di luglio quando il Centro Diurno Minozzi, gestito da Fondazione Città Solidale, chiudeva le sue porte per un periodo di ferie imprecisato. Era stato spiegato anche ai giovani ospiti con disabilità che il progetto era terminato, e che per quel finanziamento “a pioggia”, ritagliato per un servizio diurno per loro indispensabile, non c’era possibilità di proroga. Non è stato facile leggere nei loro occhi la tristezza per un’opportunità venuta meno e la paura di giornate vuote. La stessa sensazione era stata già sperimentata quando il Covid aveva costretto ad uno stop delle attività, riprese dopo mesi, grazie alle norme anti contagio che gli stessi ospiti si sono impegnati a rispettare, nonostante le difficoltà psicofisiche. La campagna vaccinale e l’avvio delle scuola hanno segnato una ripartenza per tutti, ma non per gli ospiti del Centro Minozzi che ogni giorno hanno atteso con speranza che il diurno riaprisse le sue porte…Niente amici, niente attività, nessuna condivisione, niente sguardi, sorrisi e lacrime, il Centro Minozzi è sembrato vuoto e triste a tutti, dopo anni di percorsi strutturati per lavorare sulle singole abilità residue di ogni ragazzo e con una rete di volontari pronti a mettere la propria professionalità al servizio delle capacità residue. Il Centro doveva riaprire e i ragazzi dovevano tornare.
Ed è proprio per loro, per l’amore verso le persone più fragili, che Fondazione Città Solidale, ha deciso, in autofinanziamento con impegno e sacrificio, di rincontrare quegli occhi carichi di gratitudine e di speranza per il futuro. Il Centro Diurno Minozzi, lunedì 11 ottobre, apre le sue porte per volontà del Presidente Padre Piero Puglisi e di tutta la famiglia di Città Solidale con l’obiettivo di continuare a sostenere le famiglie nel percorso di autodeterminazione e inclusione dei propri cari. Un servizio che offre risposte così importanti ad un territorio sprovvisto di punti di riferimento per le persone con disabilità non può restare chiuso oltre, ne è consapevole Padre Piero Puglisi, e se ciò sfugge ai meccanismi di una politica impegnata in altro, non può lasciare indifferente chi dell’accoglienza ne ha fatto i pilastri della propria esperienza. Il Centro Diurno Minozzi di Fondazione Città Solidale, lunedì apre le sue porte e lo fa “camminando sulle proprie gambe”.

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