Il 7 giugno "Rifugio Fata" presenta "Siamo genitori dentro"

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“Siamo genitori dentro”. È questo il primo progetto di Attività Assistita dagli Animali ideato in sinergia tra la Casa Circondariale di Catanzaro e l’associazione di protezione animali Rifugio Fata Onlus di Lamezia Terme.

Il progetto sarà illustrato in una conferenza stampa martedì 7 giugno, alle ore 11, nella Sala Giunta della Provincia, dall’assistente sociale Francesca Sorrento, dalla psicologa clinica Valentina Pirrò e dall’educatrice cinofila Vincenza Costantino, alla presenza della Direttrice della Casa Circondariale di Catanzaro Angela Paravati, della Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Catanzaro Elena Morano Cinque, dei presidenti delle associazioni partners Rifugio Fata Onlus di Lamezia Terme e Diamoci la zampa di Marcellinara.

Un progetto sperimentale unico nel suo genere promosso dall’associazione Rifugio Fata Onlus di Lamezia Terme con il gratuito patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro.

Un gruppo di sei padri detenuti presso la Casa Circondariale di Catanzaro darà valore nei prossimi mesi al proprio ruolo genitoriale attraverso la mediazione emozionale dei cani guidati da operatori cinofili e volontari afferenti alle associazioni partners e supportati da un funzionario giuridico pedagogico e da un appartenente al corpo di Polizia Penitenziaria.

L’obiettivo generale del progetto sarà promuovere il concetto della tutela e valorizzazione della genitorialità in carcere così come chiesto dalla Campagna Europea “Carceri aperte” che dal 2015, pone l’Italia come capofila della richiesta all’Unione Europea ed in particolare alla Commissione Giustizia, di adottare il modello della Carta italiana al fine di garantire ai circa 900 mila bambini europei figli di genitori detenuti, il diritto alla continuità del legame affettivo con il proprio genitore in regime di detenzione.

L’impegno di tutti sarà incentrato affinché il gruppo di padri detenuti possa sviluppare atteggiamenti più propositivi rispetto ai propri figli, ed al contempo questi ultimi, vivranno nell’area verde della Casa Circondariale di Catanzaro un contatto diretto con il familiare detenuto mediato dalla presenza di cani ex randagini.

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