SAN COSTANTINO – Al vita la mostra “Leggere… in arte”.

La rassegna inaugurata presso la biblioteca “Amici di San Rocco”. 
Organizzata dallo scultore Alfredo Mazzotta, resterà aperta fino al 20 agosto. 

(Nella foto: foto di gruppo con i relatori della mostra e gli "Amici di san Rocco"). 

SAN COSTANTINO CALABRO –  Ha aperto i battenti, presso la biblioteca – videoteca “Amici di San Rocco”, la mostra internazionale di artisti contemporanei, che resterà aperta fino al 20 agosto (dalle ore 19 alle 21:30). L’interessante rassegna artistica, organizzata dallo scultore e membro della commissione artistica della Permanente di Milano Alfredo Mazzotta, è stata inaugurata l’altra sera nel giardino della biblioteca, alla presenza di illustri relatori, i cui interventi sono stati moderati dalla giornalista Rosita Mercatante. 
A portare i saluti dell’Associazione “Amici di San Rocco”, il presidente del gruppo locale Antonino De Luca e il coordinatore regionale Angelo Carrì, che ha sottolineato come questo importante evento artistico offra l’opportunità di conoscere e confrontarsi con alcuni dei più noti artisti italiani e stranieri del nostro tempo, i quali propongono una produzione di lavori che inseguono con costanza perseveranze un’idea di assolutezza ed essenzialità della pittura”.
Dopo l’intervento del responsabile della biblioteca Giampiero Calafati che ha parlato di questo luogo come “di una grande realtà al servizio di quanti vorranno arricchire le proprie conoscenze e della crescita culturale e sociale”, ha portato i saluti ai convenuti anche il sindaco Nicola Derito, che ha ricordato “il perseverante e paziente impegno degli “Amici di San Rocco” nel ristrutturare e nel ridare vita alla struttura, concessa dell’amministrazione comunale, attraverso iniziative, come questa della rassegna artistica, che arricchiscono la vita della comunità”.
Sulla parte prettamente artistica e tecnica si è soffermato, quindi, il critico d’arte Remo Piperno, il quale ha parlato di un evento di straordinaria rilevanza culturale, sia per la qualità dei ventidue artisti che hanno messo a disposizione le proprie opere, sia per l’accuratezza e la passione con cui lo scultore Mazzotta l’ha organizzata. “Una rassegna di alto profilo – ha detto in particolare Piperno – che dà lustro all’intera provincia vibonese e alla Calabria, quadri da vedere e da godere, ciascuno con un messaggio che va diritto al cuore e che esalta i valori dell’anima. Dietro ogni opera – ha aggiunto – c’è studio, preparazione e originalità, nulla è lasciato all’improvvisazione, si tratta di artisti di assoluto valore mondiale”. Monsignor Giuseppe Fiorillo, presidente provinciale di Libera, ha messo in risalto il valore catartico dell’arte, in grado di “elevare l’anima a sentimenti nobili, capace di sognare un mondo nuovo, di riscatto, di ribellione ai chierici che hanno tradito il popolo – ha aggiunto citando Pasolini – L’arte come veicolo di rinascita interiore e collettiva, strumento di crescita per un cammino nuovo fatto di solidarietà e di ricerca di valori comuni”. 
E’ seguito, quindi, il toccante intervento di Alfredo Mazzotta, nativo della vicina Nao, da cui giovanissimo si trasferì a Milano per inseguire il sogno artistico, allievo di Luciano Minguzzi all’accademia di Brera e di Domenico Purificato, da cui ha appreso e sviluppato in forma originale le tecniche di scultura e pittura, divenendo uno dei più apprezzati artisti in Italia e all’estero, conseguendo ovunque ambiti riconoscimenti. Un artista, Mazzotta che ha sempre coniugato l’arte con la solidarietà, sempre disponibile ad andare incontro ad una mano tesa. E così è stato anche per questa iniziativa, rispondendo subito e con entusiasmo all’appello rivoltogli dal suo fraterno amico Angelo Carrì. “A San Costantino – ha esordito il curatore della rassegna – mi legano molti ricordi della mia infanzia, qui ho ancora molti amici. Questa mostra, per la quale sono riuscito a portare opere di alcuni tra i più importanti artisti internazionali contemporanei, vuole essere un omaggio alla mia terra, ai luoghi che mi hanno visto bambino e poi ragazzo, alle radici che non ho mai dimenticato”.
Mazzotta ha poi parlato di “arte come evoluzione”, mai ferma, ma sempre alla ricerca di nuove tensioni, di nuove frontiere. Questi, oltre allo stesso Mazzotta, gli artisti che hanno donato le proprie opere: Gino Fossali (Pieve di Cadore 1940, St. Etienne 2002), Orazio Barbagallo (Monza 1961), Ibrahim Kodra (Tirana 1918, Milano 2006), Carla Erizzo (Venezia), Amalia Caracciolo (Milano), Katalin Kollar (Ungheria), Laura Di Fazio (Milano), Giulia Lazzaron (Milano), Matteo Cannatà (Ribera, Agrigento), Giovanni Mattio (Cuneo), Paola Grott (Trento), Salvatore Sebaste (Lecce), Armando Tomasi (Brescia), Martin Gerull (Germania), Giuseppe Vadalà (Boca Marina, Rc), Filippo Scimeca (Palermo), Geens Archenti Flores (Perù), Antonio Attinà (Reggio Calabria), Giovanni Bladino (Ragusa), Juan Caiza (Equador). 
Una medaglia in oro e una pergamena, infine, sono state donate dagli “Amici di San Rocco” ad Alfredo Mazzotta in segno di gratitudine e come omaggio per la sua luminosa carriera artistica. 

FONTE: Quotidiano del Sud
AUTORE: Franco Pagnotta
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