SAN COSTANTINO Alla presenza di Fratel Costantino, del sindaco e di molti gruppi
Inaugurata la Biblioteca San ROCCO
Pino Cinquegrana relaziona Sulla figura del taumaturgo di Montpellier
di NICOLA COSTANZO
SAN COSTANTINO CALABRO – Dopo un anno di preparativi per ristrutturare il locale dato in Concessione dall’amministrazione comunale, finalmente è stata inaugurata, in via Giovanni Falcome, la Bibliotecanazionale degli “Amici di San Rocco”. Il taglio do nastro, da parte del Procuratore dell’insigne reliquia del Santo nonché fondatore del sodalizio Fratel Costantino De Bellis e del sindaco Nicola Derito, è avvenuta in un cima di intima gioia per un traguardo che da oggi fa di questo centro un punto di riferimento nazionale per quanto riguarda la bibliografia e la documentazione riguardante la biografia di San Rocco ma anche le iniziative che in quasi vent’anni di attività l’associazione intitolata al Santo realizza in tutta Italia. Per l’occasione, rispondendo con entusiasmo all’invito dol Procuratore, sono venuti a condividere questo importante momento con il gruppo locale, i rappresentanti degli Amici di San Rocco di Puzzi, Orti, Seminara, Aprigliano, Maierato, Straorino e persino di Capriati al Volturno (Caserta), sede del Museo iconografico del sodalizio religioso Dopo un momento di preghiera davanti alla grazioSa statua del Santo e l’inaugurazione ufficiale della Biblioteca, nell’accogliente sala si è tenuto un interessante convegno moderato dal giornalista Franco Pagnotta e aperto con i saluti del presidente del gruppo costantinese degli Amici di San Rocco Antonio De Luca, il quale, non senza commozione, ha ripercorso i lunghi mesi di appassionato lavoro per rendere dignitoso e accogliente il locale messo a disposizione dalla Giunta comunale «Un percorso – ha detto tra l’altro De Luca – in cui ciascuno di noi è stato protagonista, dando gratuitamente ore e giornate di lavoro, spinto da quella fede che anima ogni nostra iniziativa, Nel salutare il parroco (assente per impegni già assunti) e nel ringraziare il sindaco per la disponibilità e quanti hanno voluto dare un contributo per la realizzazione del progetto, il preSidente ha voluto ricordare, con un minuto di silenzio, Ermanno Sposato «un nostro socio-ha detto-prematuramente scomparso, che si dava anima e corpo in
tutte le iniziative che abbiamo messo in campo, una persona davvero speciale». Anche da parte del segretario e responsabile regionale Angelo Carrì nonché dal presidente della Biblioteca Giampiero Calafat sono stati messi in evidenza i valori di fede e cultura che dovranno guidare le attività legate a questo nuovo centro bibliotecario, salutato con orgoglio anche dal presidente del Csv (Centro servizi volontariato) Roberto Garzulli, che ha definito i volontari piccole sentinelle del territorio, capaci di sognare in grande». E toccato quindi a Pino Cinquegrana, giornalista, scrittore e antropologo, addentrarsi nella vita di San Rocco, sulla cui figura alcuni anni fa ha tenuto una conferenza all’università di Montpellier. Partendo dalla descrizione della società del tempo e dalla peste che flagellò mezza Europa Cinquegrana ha parlato di San Rocco come di «un ribelle tra i ribelli, che posò la spada e prese il bastone, andando a curare e a guarire molte persone sofferenti per la grave epidemia». Con un linguaggio chiaro, essenziale e coinvolgente, l’antropologo si è soffermato anche Sulla storia familiare del Taumaturgo francese, sulle sue origini agiate e sulla scelta di servire Dio tra i poveri e i sofferenti, come aveva fatto San Francesco d’Assisi. Interessanti, tra le altre cose, la lettura dei simboli, come il bastone, la bisaccia e il mantello. Fratel Costantino, nel trarre le conclusioni, ha invitato i presenti a seguire l’esempio del Santo («che rappresenta – ha detto – una porta che non si è mai chiusa) e a fare della nostra vita un percorso di amore verso Dio e i fratelli nell’umiltà – ha aggiunto – e nei gesti semplici di ore e di servizio agli alIl fondatore degli Amici di San Rocco (con sede madre a Roma) ha presentato u