Il progetto ha coinvolto alunni della scuola media fornendo spunti di riflessione su cosa significhi identità di genere e accettazione dell’altro
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la commissione alle pari opportunità del Comune di Filadelfia, presieduta da Liliana Campisano, di concerto con l’Istituzione teatrale comunale, guidata da Letizia Dastoli, hanno dato vita a un progetto curato da Anna Macri, scrittrice e formatrice, da sempre impegnata in ambito sociale e componente dell’Associazione di volontariato “Astarte” che tutela le donne vittime di violenza. Nell’ambito del laboratorio teatrale sono stati coinvolti gli alunni seconda media dell’Istituto omnicomprensivo di Filadelfia e Francavilla Angitola. Il progetto, attraverso giochi teatrali, ha fornito ai ragazzi spunti di riflessione su cosa significhi identità di genere e accettazione dell’altro individuo. Notevole l’entusiasmo manifestato. Interfacciandosi con la Macri, per i giovani studenti è stata l’occasione per approfondire un tema non del tutto scontato per la loro età.
Successivamente è stato proposto lo spettacolo teatrale “Ballata per piccole Iene”, scritto e interpretato da Anna Macri, in scena per la prima volta all’Auditorium comunale di Filadelfia. La rappresentazione ha commosso ed emozionato il pubblico per l’intensità dell’interpretazione e la forza dei dialoghi. Una suggestione accentuata dall’onda emotiva suscitata in Italia dal recentissimo omicidio della giovane studentessa Giulia Cecchettin. Soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione comunale di Filadelfia, da sempre sensibile a questi temi. «La chiave per sconfiggere una simile piaga – hanno sottolineato – è la prevenzione che si raggiunge attraverso l’ educazione al rispetto del prossimo e l’accettazione della volontà degli altri anche se questa ci causa sofferenza, ragion per cui si deve lavorare sulle nuove generazioni educandole al rispetto. In tutto ciò un ruolo fondamentale è svolto dalla famiglia e dalla scuola».
Fonte: ilVibonese