Domani il convegno formativo
SERRA – Discutere per approfondire e continuare, con una speranza in più, in una difficile sfida. E’ questo l’obiettivo del convegno “Aism” sul territorio: perchè le sfide della Sclerosi multipla si combattono insieme”, che costituisce un importante appuntamento di informazione e confronto dedicato a conoscere le attività di Aism sul territorio a favore delle persone con Sclerosi multipla.
L’iniziativa è stata organizzata della Sezione Aism di Vibo Valentia, in collaborazione con il Comune di Serra San Bruno e si svolgerà presso il Parco naturale regionale delle Serre.
Al dibattito, aperto a tutta la cittadinanza, parteciperanno: il presidente nazionale Aism Angela Martino, il coordinatore regionale Salvatore Lico, il presidente della sezione Aism di Vibo Valentia Francesca Martorana, il sindaco della cittadina della Certosa Luigi Tassone ed il commissario dell’Ente di tutela ambientale Domenico Sodaro.
Le relazioni dei presenti avranno scopo informativo. Va specificato che la sclerosi multipla in Italia colpisce 110.000 persone, 3400 nella nostra regione. Cronica, imprevedibile, spesso invalidante, colpisce una persona ogni 4 ore e viene diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni, nel periodo della vita più ricco di progetti per il futuro, anche se esistono casi in età successiva e casi di Sclerosi multipla pediatrica, più raramente i bambini sotto i 10 anni.
le cause della sclerosi multipla sono ancora sconosciute, probabilmente legate a una combinazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali. A oggi non esiste una cura definitiva per questa malattia. La sede della Sezione Aism di Vibo Valentia, in Via Regina Elena, a Jonadi garantisce molti servizi alle persone con sclerosi multipla del nostro territorio.
Tra questi, attività di informazione e affermazione dei diritti, segreteria sociale, aiuto domiciliare, attività ricreative e di socializzazione, assistenza ospedaliera, servizi di trasporto con automezzi attrezzati per visite specialistiche, riabilitazione ambulatoriale e supporto domiciliare.
Per la realizzazione di queste attività sono impegnati circa 12 volontari e 8 ragazzi in servizio civile. Insomma, una meritoria iniziativa per aggiungere un altro tassello alla lotta contro questa patologia medica.
FONTE: Quotidiano della Calabria
AUTORE: Biagio La Rizza