“Ci sono 22.458 opportunità di servizio civile che stanno rischiando di finire nel cestino”. È l’allarme lanciato in queste ore da CSVnet, insieme alla Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, al Forum Nazionale Servizio Civile e al Forum Nazionale Terzo Settore all’indomani della pubblicazione del decreto che individua i programmi di intervento e i relativi progetti per il nuovo bando.
“Questo l’assurdo dato che emerge dal decreto di finanziamento del prossimo bando di Servizio civile universale (SCU). Infatti, a fronte di 76.639 posizioni valutate positivamente dal Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale, risultano stanziate risorse per 54.181 posizioni”.
Una differenza troppo grande, che rischia di tagliare fuori migliaia di ragazze e ragazzi dalla possibilità di investire un anno della propria vita in questa esperienza. Il servizio civile, infatti, rappresenta, ogni anno di più, una reale e concreta occasione per i giovani di mettersi in gioco, di sperimentare le loro capacità, di mettere in pratica quanto hanno imparato a scuola e sui libri, ma anche di fare un primo passo nel mondo del lavoro, che per alcuni è spesso inaccessibile. Lo sanno bene i centri di servizio per il volontariato che solo nel 2020 hanno incontrato oltre 3 mila giovani proprio in attività di orientamento e accompagnamento sul servizio civile universale. Un dato che va letto ovviamente alla luce delle limitazioni imposte dalla pandemia e che negli anni precedenti ha toccato punte anche più alte.
“Chiediamo alla Ministra Dadone, al Presidente Draghi e al Parlamento – si legge nella nota – di evitare questo colossale spreco. Sono molti i provvedimenti in Parlamento cui il Governo e i gruppi parlamentari possono attingere per trovare i circa 100 milioni necessari per impegnare 76.639 giovani”.
Fonte: CSVnet