La bozza finale dell’ex Finanziaria mette nero su bianco la decurtazione di 4 milioni di euro al Fondo nazionale che passa da 152 a 148. A conti fatti l’anno prossimo potranno partire un massimo di 20mila giovani a fronte dei più di 53mila del 2018.
Servizio civile, taglio del 3% dei fondi ordinari. Ammonta a 4,1 milioni di euro la quota per il 2019 che il governo ha decurtato dai fondi ordinari stabiliti dal precedente esecutivo guidato da Gentiloni: nel testo finale della Legge di bilancio 2019 (Disegno di legge 1334) si parla infatti di dotazione per l’azione “Servizio civile nazionale” di 148.154.320 Euro, a fronte di una cifra iniziale di 152.272.678.
Nel 2018 si era riusciti ad arrivare, tra fondi ordinari e aggiunge in corso d’opera, a ben 300 milioni di euro – con il risultato di un bando “record” di 53.363 ragazze e ragazzi da avviare – quindi tale diminuzione rende ancora più ampio il divario con l’anno in corso. A conti fatti si tratta di una diminuzione di circa 5mila partenze che si aggiungono alle circa 22mila in meno che si prospettano comparando la diminuzione complessiva di fondi. Nel 2019, stante la cifra ordinaria, era già previsto un dimezzamento dei posti. Ma a questo punto, anziché arrivare un possibile aumento – auspicato dagli enti di servizio civile – lo scenario più plausibile è una forte diminuzione.
Un atteggiamento, quello governativo, che sorprende perché ad agosto il sottosegretario Spadafora aveva rassicurato gli enti sulla centralità del servizio civile nell’azione governativa, e addirittura meno di un mese fa, il 15 ottobre subito dopo l’approvazione della Legge di Bilancio, una nota stampa interministeriale parlava di “incremento dei fondi”. La speranza è ora affidata una nuova azione che renda tale quest’ultima dichiarazione e che quindi ridimensioni la notizia negativa del taglio dei 4 milioni di euro. Che si aggiunge a un’altra notizia che ha lasciato interdetti associazionismo e società civile: il blocco del progetto Integr-Azione di servizio civile per richiedenti asilo e rifugiati.
fonte: www.vita.it