Siderno – Nasce grazie ai fondi dell’otto per mille alla Cei.
Lo showroom sociale
Accoglierà la realtà del terzo settore e il marchio “Opusignum”
Siderno – Nasce a Siderno il primo Showroom della Locride dedicato all’artigianato tessile e che unisce le esperienze di cooperative sociali a maggioranza femminile e artigianato del territorio.
Si tratta di un progetto “Distretto Solidale” finanziato con fondi 8×1000 della Conferenza Episcopale Italiana e che punta, attraverso la nascita del brand “Opusignum”, a valorizzare competenze artigianali e storie di donne, i valori della cooperazione e il recupero delle tradizioni locali. Nei giorni scorsi, in occasione della giornata internazionale delle donne, c’è stata la prima uscita ufficiale del progetto, a cui seguirà, da qui a brece, un ricco percorso di eventi, dedicato principalmente all’inaugurazione dello showroom che sarà aperto a Siderno, in via Amendola – angolo via Dromo -, e dove si potranno ammirare creazioni artigianali tessili fatte a mano, ricami pregiati, lavorazioni all’antico telaio calabrese, e gustare dolci e biscotti artigianali fatti in casa.
In effetti, il punto espositivo andrà a racchiudere anche aziende locali che eccellono in settori come quello agroalimentare. “E’ una casa comune per gli artigiani locali, ci dice Gianluca Palmara dell’Associazione Distretto Solidale, una vetrina per dimostrare che i valori della filiera sociale che fa capo al progetto possono dare un futuro al territorio, ma possono e devono anche trasformarsi in valore economico”. Un progetto che mette insieme tre tessitrici di Platì, tre cooperative sociali, due associazioni senza fini di lucro, un incubatore sociale e la Caritas diocesana della Diocesi di Locri- Gerace.
Il Marchio “Opusignum” applicato alle creazioni, richiama in termini latini “opus signum”, ovvero opera segno. “Le Opere Segno della carità – ha precisato Palmara – sono uno degli strumenti con i quali la Diocesi di Locri – Gerace sostiene e promuove progetti sul territorio all’insegna di una pedagogia dei fatti”. Le cooperative coinvolte attualmente sono la CO. RA. S. di Bivongi, Aracne di Gerace e Felici da Matti di Roccella Ionica, eredità, queste, frutto dell’animazione di monsignor Gian Carlo Bregantini durante la sua attività pastorale da Vescono nella Locride. Le cooperative sono a maggioranza femminile e svolgono numerose attività di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, cercando di piegare le logiche di mercato ai valori della solidarietà, della tipicità, della dignità. Nel mese di aprile, comunque, si darà corso all’inaugurazione ufficiale della sala espositiva a cui parteciperà il presule della Chiesa di Locri, monsignor Francesco Olica, ma anche di altre autorità istituzionali. All’iniziativa non mancheranno, comunque, altri incontri informativi, corsi di formazione e di aggiornamento, sperimentando così nuove idee di promozione del commercio equo e solidale. Una grande idea quella di Siderno che troverà sicuramente ampi consensi e che è destinato al mondo dell'”altra economia” un mercato, al momento, cresciuto e affermato solo in certe realtà socio – culturali, e condiviso da una nicchia determinata di persone che ne seguono i valori in quanto sinonimo di qualità, eccellenza, originalità, innovazione, rispetto a consapevolezza.