Sistema bibliotecario vibonese, prosegue la rassegna “Incontri con il libro”

 

Sistema bibliotecario vibonese, prosegue la rassegna “Incontri con il libro”

Fonte: IlVibonese
Oggi, sui canali social del polo culturale, riflettori puntati sul libro di Vito Teti “Nostalgia, antropologia di un sentimento del presente”

 

Prosegue la rassegna Incontri con il libro e gli autori organizzata dal Sistema Bibliotecario Vibonese per «incontrarsi, socializzare e discutere, sui pure in modo virtuale, malgrado l’isolamento a cui siamo costretti di noi stessi, della società e del futuro che avremo. Compito particolarmente importante per una biblioteca moderna che oltre ai libri e alla lettura vuole essere un luogo di incontro e di costruttiva socialità».

 

Oggi, lunedì 18 gennaio alle ore 19 sulle pagine Facebook del Sistema Bibliotecario Vibonese e Lametino, nonché sul canale Eventi Sbv di YouTube si discuterà con l’antropologo Vibo Teti a partire dal suo libro “Nostalgia, Antropologia di un sentimento del presente”, edito da Marietti alla fine del 2020.

Dialogheranno con Vito Teti, Gilberto Floriani collaboratore del Sistema Bibliotecario Vibonese e Moira Lo Bianco, compositrice e pianista che vive e lavora da diversi anni a New York. «Il libro come dice il titolo tratta del sentimento della nostalgia da una prospettiva antropologica, sentimento legato a un luogo e al tempo e non è possibile parlarne prescindendo da esperienze concrete vissute». Nella sua introduzione Teti afferma: “Non si tratta di immaginare ritorni al passato – non si torna mai indietro – ma di guardare al passato con pietas per ciò che è stato e non è più, e anche per considerare, magari per diverse utopie possibili, le potenzialità inespresse dagli uomini e dalle donne che furono; per ascoltare sentimenti, stati d’animo, saperi, emozioni, possibilità della mente e della psiche che sono state cancellate, ignorate, ritenute superate”.

 

Da questa prospettiva il volume, «molto denso e di pregevole scientificità, fa riferimento a tradizioni letterarie, culturali, filosofiche e psicoanalitiche che si sono spinte a riconoscere nella nostalgia una risorsa, un elemento creativo e irrinunciabile delle persone, e cerca di fornire le coordinate per affrontare il punto di non ritorno in cui la civiltà umana che abbiamo conosciuta è giunta».

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