Erano dieci le domande che il Forum del Terzo Settore di Catanzaro-Soverato aveva proposto ai candidati alla presidenza della Regione Calabria. Dei quattro candidati ne sono intervenuti solo due – Carlo Tansi, della lista civica “Tesoro Calabria”, e Francesco Aiello, espressione del Movimento Cinque Stelle – e delle domande poste ne saranno state trattate due o tre.
Entrambi, invitati a sedere al tavolo della sala del Consiglio Provinciale di Catanzaro assieme al portavoce del Forum, Giuseppe Apostoliti, ed al presidente della Provincia nonché sindaco della città Sergio Abramo, sono stati comunque concordi nel definire la burocrazia “la madre” di tutte le inefficienze della Regione Calabria. Ma i punti in comune sono finiti qua.
Non è stato facile, infatti, per il direttore de LaCnews.24, Pasquale Motta, tirare le fila dell’incontro andato direttamente in onda sul canale 19: l’intervento di Abramo, infatti, alquanto circostanziato su dati e numeri, ha dato avvio ad un dibattito più volte rivelatosi inconcludente. E se il dissesto in cui gravita il bilancio regionale è sotto gli occhi di tutti, è anche vero che molte delle problematiche sollevate da Abramo in tema di pianificazione regionale, di riequilibrio dei trasferimenti e di partecipazione alla Conferenza Stato-Regioni in cui la Calabria è sempre stata assente, non hanno trovato risposta. Ognuno ha fatto leva sulla propria formazione professionale e sull’esperienza acquisita – il geologo Tansi alla dirigenza della Protezione Civile regionale, Aiello all’Unical come docente di economia – rimarcando, il primo, l’abitudine tutta regionale di agire in stato di emergenza (“Le emergenze fanno comodo, perché non c’è alibi della programmazione e si spende tutto nell’arco di pochi giorni”), mentre il secondo ha individuato nella spesa per il personale la componente più gravosa del bilancio regionale.
Ci ha pensato poi Stefano Morena, direttore del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, a ricondurre il dibattito nell’alveo delle tematiche riguardanti il Terzo Settore, con un accenno, in particolare, alla necessità di rimettere mano alle normative esistenti, in primo luogo alla legge regionale 23/03, in attuazione della 328/00 che prevede l’integrazione socio-sanitaria nei servizi, e di considerare il Terzo Settore non come un mondo a parte, da trattare con le pacche sulle spalle, ma come interlocutore “del fare” che è composto da persone abituate a intervenire concretamente e con cifre irrisorie, e che ormai è considerato in tutti i sondaggi un fattore strategico nella rilevazione della qualità della vita in una città e in una regione.
Ma già nella presentazione dell’evento il portavoce Apostoliti aveva messo in chiaro che l’iniziativa era nata dal bisogno di attirare l’attenzione sul mondo del sociale, che la riforma del Terzo Settore pone come interlocutore fondamentale per le istituzioni che hanno a cuore il benessere della comunità, specie nella regione più povera d’Italia e d’Europa, che vanta una spesa pro capite per il sociale pari al 25%, contro una media nazionale di 116 euro.
Anche Guglielmo Merazzi, in rappresentanza della cooperativa sociale “Agrama”, ha rimarcato la necessità di considerare il welfare ed il sociale in un’accezione più ampia, alla quale deve accompagnarsi una visione di sviluppo della nostra società, mentre Luciana Loprete, in rappresentanza della Fand e dell’UICI, ha riportato l’attenzione sui bisogni concreti delle persone con disabilità, ed Enzo Nania, per l’Acmo, ha fatto anche riferimento al contrasto alla criminalità organizzata. Dal canto suo, Tansi ha annoverato, tra i provvedimenti che lo vedranno da subito impegnato qualora venisse eletto governatore, la riduzione dei dipartimenti regionali da ventitré a otto ed il potenziamento dell’Avvocatura regionale, mentre Aiello ha riportato al centro del dibattito il reddito di cittadinanza come lo strumento più concreto di lotta effettiva alla povertà dilagante. Ma pur riconoscendo il ruolo centrale del Terzo Settore, che oltre che servizi offre anche importanti opportunità alla collettività, i due contendenti sono stati più attenti a pararsi dalle “frecciate” reciproche che a proporre soluzioni nel merito.
Le 10 domande proposte agli aspiranti governatori.
Forum Terzo Settore Catanzaro-Soverato