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DOPO VIBO VALENTIA, PIZZO E RICADI ALTRI DUE COMUNI SI MUOVONO PER ACCOGLIERE I RICHIEDENTI ASILO
Sprar pure a Briatico e Brognaturo
Niglia: «Integrare gli immigrati senza creare traumi alla comunità locale»
Francesca Onda
BROGNATURO
Dopo Vibo Valentia, Pizzo e Ricadi, altri due comuni, Briatico e Brognaturo, hanno chiesto di poter aderire al sistema di accoglienza dei richiedenti asilo denominato Sprar. Si tratta di uno strumento diverso dai Centri di assistenza gestiti da privati e che, di solito, trovano sede in alberghi o strutture ricettive. Il centro Sprar ha, infatti, numeri più contenuti, anche perché mira non solo all’accoglienza ma all’integrazione degli ospiti, e prevede l’inserimento di determinate figure professionali con le prevedibili ripercussioni dal punto di vista occupazionale.
Non mancano le voci contrarie che si nutrono anche di un’opinione pubblica che, in questa difficile fase storica, mostra ostilità verso gli immigrati e la loro accoglienza.
A Briatico, dove già opera un centro di accoglienza non Sprar, il sindaco Andrea Niglia e la sua amministrazione hanno deciso di scommettere su questo strumento, con l’obiettivo di «governare al meglio questa fase straordinaria di accoglienza degli immigrati, attraverso interventi strutturali sul territorio che integrino, dignitosamente e senza traumi con la comunità locale, un numero limitato di richiedenti asilo e rifugiati politici».
L’amministrazione comunale ha dato, dunque, la propria disponibilità ad accogliere sino a 17 persone che saranno ospitate in strutture idonee da individuare attraverso un bando pubblico e trasparente.
«Tale decisione – spiega il primo cittadino di Briatico – nasce dall’intenzione di superare in maniera adeguata, nel pieno rispetto della dignità umana e della civile convivenza, questa fase di emergenza legata al flusso migratorio che, in diverse realtà territoriali, ha causato problemi significativi, sia ai cittadini italiani che alle persone bisognevoli di accoglienza».
Dal mare ai monti delle Serre. Anche l’amministrazione comunale di Brognaturo, guidata dal sindaco Cosmo Tassone, è orientata all’accoglienza dei rifugiati e ha aderito al bando Sprar promosso dal Ministero dell’Interno che prevede la possibilità di accogliere i richiedenti asilo e i rifugiati offrendo loro un supporto alloggiativo e un servizio assistenziale in vista dell’integrazione sul territorio nazionale.
In particolare, si tende ad accogliere in apposite strutture e assistere soggetti minori stranieri che non siano accompagnati dai genitori e necessitino, pertanto, di assistenza, cure e mezzi di sostentamento.
L’accoglienza in loco prevede, inoltre, un servizio di stretta assistenza umanitaria costituito anche da figure professionali come operatori, assistenti sociali e mediatori linguistico-culturali.
Allo scopo il sindaco Tassone e il suo esecutivo, si propongono l’obiettivo di usufruire dei finanziamenti previsti dal circuito Sprar finalizzati alla progettazione e alla realizzazione di reti territoriali fra soggetti pubblici e privati al fine di mettere in atto e portare a concreto compimento strategie, azioni ed interventi integrati pluridisciplinari e inter-settoriali in materia di politiche per i servizi di asilo.
Allegato:
Alla Lacina
Il centro “Stella del Sud”
A Brognaturo è attivo già da tempo il centro d’accoglienza immigrati “Stella del Sud”, ubicato in località Lacina e che offre ospitalità e assistenza a circa 200 stranieri provenienti dal Gambia, dalla Nigeria, dal Senegal e da altri stati africani. Nulla a che vedere con un Centro Sprar che potrà accogliere e provare a integrare un numero molto limitato di richiedenti asilo o profughi.