Sterilizzazioni e adozioni, la mission dell’Oasi rifugio di Crotone contro il randagismo

Oltre trecento cani adottati all’anno. È questo il numero che rende orgogliosi i volontari dell’Oasi Rifugio Crotone – Organizzazione di volontariato – che da anni recuperano animali abbandonati ed evitano loro di entrare in canile, permettendo anche ai comuni di ottenere un risparmio notevole rispetto alle spese per la gestione del randagismo.
Un numero al quale se ne aggiunge un altro molto simile: 343 cani sterilizzati dal 2022 al 2024, 508 gatti sterilizzati nello stesso periodo. Un risultato importante che è stato ottenuto grazie alla sinergia tra istituzioni ed associazioni animaliste.

Sinergie

“Asp e Comune – spiega Rosamaria Cozza, ‘mamma’ dell’Oasi rifugio – non essendo ancora attivo il canile baricentrico hanno creato un’unità speciale per sterilizzare randagi e cani i cui padroni hanno Isee sotto 12 mila euro. Un’idea che ha permesso di fare un numero di sterilizzazioni che non c’era mai stato prima e per questo ringraziamo Asp e Comune, in particolar modo il settore “tutela dell’ambiente” per aver operato in tal senso. Questo progetto è stato realizzato solo perché c’è stata collaborazione dei volontari non solo per gli accalappiamenti ma anche per la degenza post-operatoria che spesso è stata fatta dall’Oasi”.
La sterilizzazione è una delle misure necessarie per prevenire e combattere il fenomeno del randagismo e ridurre le spese che i comuni sostengono per il canile: il comune di Crotone spende circa 600 mila euro all’anno.

Troppi abbandoni

Tuttavia, ancora non basta perché serve un cambio di mentalità generale ed il costante sostegno delle istituzioni, anche a livello nazionale.
Rosamaria Cozza racconta: “Il 2024 è stato un anno davvero cruento per gli abbandoni. Abbiamo recuperato cani ovunque. In alcune occasioni sono stati lasciati fuori dal cancello dell’Oasi anche fino a 17 cuccioli contemporaneamente. Accade che molti allevatori o agricoltori non sterilizzano i loro cani da pastore e questi si riproducono liberamente e poi si creano branchi i cui cuccioli finiscono per strada o addirittura li portano a noi. Il randagismo può essere sconfitto, l’impresa è ardua ma abbiamo iniziato. Bisogna porre più attenzione sulle fonti di randagismo, come aziende agricole e zootecniche o semplicemente privati che mal gestiscono i propri cani, e invogliarli a sterilizzare. Banalmente servirebbe un’ordinanza straordinaria e mirata del sindaco che obblighi gli allevatori a far microchippare e sterilizzare i meticci”.
Negli anni passati l’associazione, racconta Rosamaria, si sobbarcava da sola i costi delle sterilizzazioni con la collaborazione dei veterinari crotonesi. Cani che poi, sempre a spese dell’Oasi, venivano microchippati, curati e resi disponibili per l’adozione.

300 adozioni

“Ogni anno facciamo circa 300 adozioni – spiega la fondatrice dell’Oasi rifugio -. Sono adozioni consapevoli e controllate, nel senso che le monitoriamo costantemente per un determinato lasso di tempo prima di renderle effettive. Adozioni che avvengono in tutta Italia, e non solo, grazie alla fitta rete di volontari che collabora e per fortuna anche la mentalità locale sta cambiando e in parte grazie al nostro lavoro: molte di queste adozioni adesso avvengono a Crotone, una cosa che prima accadeva di rado”.

Cambio culturale

“La gente si sta educando alla cultura dei cani: Crotone sta cambiando” prosegue Rosamaria Cozza che aggiunge: “Bisogna sensibilizzare i quartieri per accudire cani. C’è stata gente, in passato, che ha distrutto la cuccia del cane di quartiere senza motivo. Invece, accudendo i cani si ottiene anche il loro rispetto e si riesce a convivere. E soprattutto si risparmia sulle spese per il canile”.
Proprio con l’idea di sensibilizzare i cittadini Oasi Rifugio Crotone ODV ogni anno organizza “la festa del cane”, un evento che raccoglie sempre più partecipanti e visitatori in una giornata dedicata completamente al mondo degli amici a 4 zampe in cui divertimento ed educazione si uniscono per dar luogo a tanti momenti esilaranti. Anche quest’ anno avremo presto news sulla nona edizione!

I volontari

Quando parla degli amici a quattro zampe, gli occhi di Rosamaria Cozza si illuminano: “Ogni cane che arriva al rifugio è un nostro cane. Ho fatto l’insegnante per quarant’anni ed ho lavorato nel territorio, cercando di tramettere il rispetto e la passione per il mondo animale a tutti i miei allievi e ai loro genitori. Sarebbe bello se il comune supportasse iniziative di incontro tra i volontari e le scuole per educare le nuove generazioni alla lotta al randagismo. Quando ho iniziato? Già da bambina, nascondevo i cani che trovavo per strada per paura che venissero maltrattati. Nessun canile è il luogo migliore per i cani per questo quando possiamo andiamo a Torre Melissa e, anche grazie all’aiuto di quella struttura, facciamo adottare cani. Cerchiamo di farli stare il meno possibile sia in canile che da noi al rifugio. I cani hanno bisogno di famiglie e affetto”.
Un’opera quella dell’Oasi Rifugio Crotone ODV possibile grazie ai volontari e ai tanti sostenitori: “Abbiamo circa dodici volontari attivi e tanti altri che ci aiutano e sostengo. Soprattutto abbiamo trovato ottimi alleati nei veterinari”.

Fonte: ilCrotonese

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