Il 23 novembre, alle ore 17, nella chiesa di S. Benedetto di Lamezia Terme, l’associazione “Svitanok”, presieduta da Stanislav Shevchenko, dirigente del Dipartimento di comunicazioni strategiche del Congresso nazionale delle associazioni ucraine in Italia, ricorderà il genocidio di oltre 6 milioni di ucraini, negli anni 1932 e 1933, perpetrato dal regime sovietico.
L’Holodomor, termine che significa letteralmente “uccidere con la fame”, non fu solo una carestia, ma una forma di repressione politica che mirava a colpire il sentimento nazionale ucraino e la volontà di indipendenza. Le autorità sovietiche confiscarono forzatamente i raccolti e i beni alimentari dei contadini ucraini, riducendo la popolazione alla fame e negando ogni tipo di assistenza umanitaria.
Gli ucraini subirono una terribile punizione, perché accusati di contestare il sistema della proprietà collettiva. Tutte le risorse agricole furono requisite e la popolazione affamata. Un quarto della popolazione rurale, uomini, donne e bambini, fu così sterminata per fame. I cadaveri giacevano per strada senza che i parenti, anch’essi ormai in fin di vita, avessero la forza di seppellirli. La carestia determinò, insieme all’annientamento dei contadini, lo sterminio delle élites culturali, religiose e intellettuali ucraine, tutte categorie considerate “nemiche del socialismo”. Secondo i dati dei ricercatori, le regioni più colpite dalla carestia sono state: Poltava, Donbas, Sumy, Kharkiv, Cherkasy, Kyiv, Zhytomyr, con il 52,8% delle vittime. In realtà Holodomor si estese a tutto il Centro, Sud, Est e Nord dell’Ucraina.
Nel ricordo di questa tragedia, oggi si vuole onorare la memoria delle vittime e rinnovare il nostro impegno a riconoscere e prevenire ogni forma di negazione e manipolazione storica; di quella storia di cui alcuni libri nemmeno citano. È importante e fondamentale che le nuove generazioni conoscano la verità sull’Holodomor, affinché tragedie simili non si ripetano e accadano mai più. La commemorazione di quest’anno si concentra, soprattutto, sull’importanza della memoria e della giustizia storica, perché solo attraverso la conoscenza e il rispetto della verità storica possiamo costruire un futuro di pace e solidarietà.
L’incontro di sabato 23 novembre sarà l’occasione per ricordare questa pagina buia della storia ucraina, con un momento pubblico, una mostra di immagini dell’epoca e la proiezione del film “L’ombra di Stalin”.