Fonte: CSVnet
Pubblicata la graduatoria dei progetti di rilevanza nazionale riservati alle associazioni secondo i criteri previsti dalla riforma. Ne restano fuori solo 5 sugli 83 ritenuti validi. Ma 11 milioni non sono stati assegnati
È stata pubblicata la graduatoria dei progetti finanziati dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il primo bando “unico” previsto dalla riforma del Terzo settore ed emesso lo scorso novembre. Erano 44,8 i milioni disponibili, riservati a progetti di rilevanza nazionale presentati da organizzazioni di volontariato (odv), associazioni di promozione sociale (aps) e fondazioni, da sole o in partnership tra loro. Solo 33,8 milioni però saranno spesi, a beneficio dei 78 progetti ritenuti ammissibili al finanziamento su 83 validi (altri 11 erano stati invece esclusi fin dall’inizio per varie motivazioni).
Le somme assegnate vanno da un minimo di 250 mila a un massimo di 900 mila euro (erano questi i limiti previsti dal bando) e riguardano progetti da eseguire in almeno 10 regioni e per una durata oscillante tra 12 e 18 mesi. Nella “top 5” della graduatoria spicca il primo posto della Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm), seguita dall’associazione Libera, quindi da Endas, Fondazione Avsi e Opes. Accanto ai titolari comunque ci sono numerose enti del terzo settore italiano in veste di partner e di collaboratori.