Tirocinio formativo in Sila per due ragazze dell'AIPD

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Una settimana intensa di crescita e formazione immersa nel meraviglioso spettacolo naturale che la nostra Sila offre. Alessandra Aulicino e Federica Pacileo sono le due ragazze con sindrome di Down, individuate dall’educatrice della Sezione Luana Colicchia, dell’Associazione Italiana Persone Down di Catanzaro per il tirocinio formativo offerto dall’Ufficio per la biodiversità del Corpo Forestale dello Stato con il progetto “Volontari speciali per la Natura”.

Da domenica 3 fino a venerdì 8 luglio Alessandra e Federica sono impegnate presso il Centro Visita del CFS “A.Garcea” sito in località Monaco di Villaggio Mancuso (Taverna) a supporto delle attività svolte nel punto informazioni, nel vivaio e nel museo affiancando il personale forestale per un’esperienza di lavoro e arricchimento personale. Il progetto previsto nell’ambito delle attività di educazione ambientale che il Corpo Forestale dello Stato propone, rappresenta la continuazione di un progetto sperimentale posto in essere per coinvolgere giovani con sD in attività pratiche presso le Riserve Naturali statali. Le ragazze sono ospitate presso le strutture del Centro Visita CFS realizzato e gestito dall’Ufficio territoriale per la biodiversità di Catanzaro diretto dall’Ing. Nicola Cucci, centro di eccellenza per la formazione e la didattica ambientale e per l’accoglienza dei visitatori delle aree protette del Parco Nazionale della Sila. Lo scopo del progetto è quello di coinvolgere i giovani ragazzi al fine di migliorare l’autonomia, l’autostima e la socializzazione, scoprire ambienti naturali, favorire la manualità e le piccole abilità personali, migliorare lo stato d’umore. Prosegue, così, l’attività iniziata dalla Sezione di Catanzaro di Aipd per l’inserimento lavorativo delle persone con sD allo scopo di incrementare la motivazione, la consapevolezza, la capacità e l’occupabilità delle persone con sD. Potenziare la rete e creare poli regionali per l’impiego scardinando il pregiudizio che consiste nel pensare che l’inserimento lavorativo delle persone con sD è solo un’opportunità occupazionale o terapeutica quindi un peso per l’impresa e non un contributo alla produttività aziendale. Grande soddisfazione per l’importante progetto è stata espressa dal presidente della Sezione catanzarese Maria De Caro «per la grande opportunità offerta alle nostre ragazze di fare una vera e propria esperienza lavorativa, a contatto con la natura, e alle loro famiglie in un percorso che permetta loro di riconoscere il figlio come un adulto e di pensare al suo inserimento lavorativo come una realtà possibile e auspicabile per esprimere realmente le loro capacità lavorative e non solo come un modo diverso di riempire le giornate».

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