TORNARE A DONARE (NON SOLO A NATALE)

 

TORNARE A DONARE (NON SOLO A NATALE)

Trasparenza e fiducia V

iviamo in un tempo difficile, un tempo nel quale la cultura della solidarietà, che è parte costituente di questo Paese, sembra essere erosa da un rancore sociale e un egoismo dilagante. Ma la responsabilità non è solo del clima sociale, il non profit non ha fatto abbastanza negli ultimi decenni per costruire un legame di fiducia col Paese basato sulla trasparenza. Da anni l’Istituto Italiano della Donazione lavora però in questa direzione: lo fa analizzandoemettendo il suo marchio sulla corretta elaborazione dei bilanci delle organizzazioni aderenti e lo fa evidenziando e promuovendo le realtà inserite in «Io Dono Sicuro», il primo database del non profit composto da sole organizzazioni verificate. «Io Dono Sicuro» è una sorta di certificazione, senza pretese di essere l’unica, basata sull’adesione volontaria al database. È la risposta alla domanda di trasparenza a cui il non profit non può sottrarsi. E questo non solo perché periodicamente emergono scandali e notizie di cattiva, se non illegale, gestione dei fondi che sono casi isolati, però nuocciono a tutte le realtà. Ma anche, e soprattutto, perché la correttezza e la trasparenza sono nel Dna del non profit stesso. Alcuni istituti di ricerca hanno indagato lemotivazioni che spingono gli italiani a decidere di non donare per le buone cause. Quella più ricorrente è legata proprio alla mancanza di fiducia sull’utilizzo dei fondi: scarsa fiducia, poca trasparenza e comunicazione sull’uso delle donazioni, troppe spese di struttura, polemiche per i fondi non arrivati a destinazione. A tutto questo le organizzazioni devono reagire alzando il tiro. La riforma del Terzo settore, con il suo faticoso iter di attuazione, ha voluto dare una risposta chiara al problema, prevedendo obblighi e incentivi alla trasparenza e alla rendicontazione sociale. Ma ci sono anche delle regole di «buonsenso» che possono essere seguite. Come Istituto Italiano della Donazione le abbiamo codificate e vogliamo diffonderle. Per questoNatale stiamo avviando una campagna di comunicazione sulle 7 regole per donare senza sorprese: verificare in prima persona e direttamente con le organizzazioni che si vogliono sostenere la correttezza nell’uso dei fondi attraverso la consultazione della rendicontazione dei progetti sostenuti e dei bilanci economici è la sintesi di queste semplici regole. Invitiamo a rispettarle sia dal lato donatore, sia dal lato organizzazione non profit. Conoscenza, condivisione di visioni e obiettivi, totale trasparenza: su questi elementi si fonda il «patto di fiducia» che lega il donatore all’organizzazione che sostiene. Così a Natale, oltre a sentirci tutti più buoni, possiamo donare senza sorprese, sentendoci sicuri che i soldi donati saranno ben usati.

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