Tre passi verso il nuovo servizio civile universale

Nel giro di 24 ore l’Ufficio nazionale ha infatti reso noti il testo della nuova Carta etica, le nuove Linee guida per il contributo alla formazione generale dei volontari e una integrazione alla circolare sull’Accreditamento al Servizio civile universale dello scorso 3 agosto. Pubblicati anche due nuovi bandi per un valore complessivo di 14 milioni di euro: “Giovani per il Sociale 2018” e “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018”.Prosegue il cammino verso il servizio civile universale. A pochi giorni dalla chiusura del bando progetti per il 2018 (all’Ufficio nazionale sono arrivate proposte di progetto per circa 60mila avvii), Il Dipartimento della Gioventù ha infatti reso noti il testo della nuova Carta etica e le nuove Linee guida per il contributo alla formazione generale dei volontari (ieri invece era stata pubblicata un’integrazione alla circolare sull’Accreditamento al Servizio civile universale dello scorso 3 agosto).
Un passaggio della Carta etica prevede che gli enti si impegnino «a favorire la crescita personale dei giovani, anche attraverso la partecipazione della rappresentanza degli operatori volontari, e arricchire il loro bagaglio culturale e professionale attraverso lo sviluppo delle loro competenze tecniche e trasversali, nella consapevolezza che il servizio civile universale debba essere anche un’opportunità di formazione e un avvicinamento al mondo del lavoro e che le competenze certificate devono essere effettivamente riconosciute».
Significativo in particolare il riferimento all’avvicinamento al mondo del lavoro. «Il nuovo servizio civile universale», interviene il Capo dipartimento del servizio civile Calogero Mauceri, «affonda sicuramente le sue radici nella storia e nella tradizione dell’obiezione di coscienza e della difesa non armata della patria, ma questo portato deve tradursi nell’oggi in attività che mettano i giovani in condizioni di sperimentarsi con le parole d’ordine dell’attualità che sono comunità, solidarietà, ma anche crescita sociale ed economica. Crescita che gioco forza passa anche attraverso esperienze spendibili anche nel mondo del lavoro».
Nel frattempo l’Ufficio nazionale ha pubblicato nella sezione “Avvisi e bandi dipartimentali” due nuovi avvisi, nell’ambito del Piano di Azione e Coesione, per la presentazione di progetti del privato sociale, diretti ai giovani delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Le domande di partecipazione potranno essere inviate a partire dal 15 gennaio 2018 e fino alla ore 18,00 del giorno 15 febbraio 2018.
Il primo avviso “Giovani per il Sociale 2018” mira a rafforzare la coesione sociale ed economica dei territori interessati.
Il secondo avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018” intende intervenire per favorire la valorizzazione di beni demaniali ovvero patrimoniali, disponibili o non disponibili, di proprietà di una pubblica amministrazione con l’intento di renderli fruibili alla collettività.
Il primo può contare su una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro, il secondo di 5. Si tratta di fondi inutilizzati della vecchia programmazione europea, che grazie anche all’interessamento del sottosegretario al welfare Luigi Bobba e del suo omologo alla Presidenze del Consiglio Maria Elena Boschi, potranno finanziare progetti nell’anno venturo. di Stefano Arduini
fonte: www.vita.it

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