Un martedì grasso, al Centro Diurno Spazio Al.Pa.De., vissuto con allegria e tanti sorrisi, quelli degli ospiti e dei loro familiari che si sono ritrovati come di consueto all’interno del Dementia Café, appuntamento mensile dedicato all’ascolto, al confronto ed al dialogo sulla propria condizione di vita a contatto quotidiano con la demenza.
Dopo la diagnosi di demenza c’è ancora una vita da vivere e in questa nuova dimensione c’è ancora spazio per divertirsi insieme, cercando di recuperare una propria normalità di vita. Ecco perché il Dementia Cafè di martedì grasso si è aperto ufficialmente con l’irruzione di un simpatico pagliaccio giocherellone che ha intrattenuto il suo pubblico con l’ironia dei suoi trucchi un po’ maldestri. A seguire, tutti in maschera, gli operatori specializzati della Ra.Gi., quelli del servizio civile e gli ospiti hanno proseguito il loro momento di intrattenimento, mentre nella sala adiacente si è dato inizio allo spazio dedicato ai familiari.
Il dibattito è stato condotto da Elena Sodano, responsabile del Centro Diurno e presidente della Ra.Gi. Onlus, l’associazione che gestisce la struttura e da Amanda Gigliotti, psicologa del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De. All’incontro era presente anche padre Francesco Brancaccio della parrocchia di San Giovanni Battista di Catanzaro.
“Ascoltiamo-ci” è il titolo scelto per il Dementia Cafè di questo mese di marzo, che ha voluto essere soprattutto un momento di ascolto, di confronto e di conforto reciproco tra persone le cui storie hanno molte cose in comune, ma anche tante differenze generate anche dalla tipologia di demenza che varia da paziente a paziente, in base alla natura stessa della patologia, alla personalità e alla storia di vita dell’individuo.
Nel convivere quotidianamente con una demenza è essenziale la forza di reagire ai cambiamenti che la malattia porta con sé e il coraggio di accettare una nuova vita che non solo non sarà più quella di prima, ma cambierà gradualmente con il decorso della patologia, che è di natura progressiva.
Certamente non è facile raggiungere una sorta di equilibrio che favorisca il benessere del malato e quello del suo familiare, ma all’interno del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De. si lavora quotidianamente, fin dal 2008, per renderlo possibile. Il metodo terapeutico utilizzato è la Teci (Terapia Espressiva Corporea Integrata) unica in Italia, per la cura ed il contenimento naturale delle demenze, ideata dalla dottoressa Elena Sodano e da lei stessa descritta nel libro “Il Corpo nella demenza” (Maggioli, 2017). Per i familiari, oltre ai colloqui quotidiani con la psicologa Ra.Gi., vengono attivati degli spazi appositi, come il Dementia Cafè, nel quale viene fornito sostegno psicologico e anche quello di specialisti che, gratuitamente, una volta al mese sono a disposizione per donare informazioni e supporto.
Nel rapporto quotidiano con un proprio caro affetto da demenza è naturale che non manchino i momenti di sconforto nei quali ci si aggrappa anche alla fede. In tal senso si cercano risposte soprattutto ad una domanda: “perché?”
Padre Brancaccio, che nella sua vita ha conosciuto da vicino la demenza, per via della madre, purtroppo scomparsa, ha donato degli spunti di riflessione rispetto a questo interrogativo, sottolineando che “non esiste una ragione a tutto quello che ci sta accadendo, ma in esso possiamo trovare un senso, un significato, che è racchiuso nell’amore che si dà e che si riceve durante questo percorso di sofferenza”.
I Dementia Café sono appuntamenti mensili gratuiti aperti a tutti i familiari di persone affette da demenze e promossi dall’associazione Ra.Gi. Onlus all’interno del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De., situato a Catanzaro, in viale Magna Grecia 75/21. Per informazioni ci si può rivolgere al numero verde 800-034443 o al numero 0961-060144.