Un tenero incontro tra nonni e nipoti al di là di ogni pregiudizio. Questo è stata la giornata di scambio intergenerazionale vissuta dagli ospiti del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De. di Catanzaro, gestito dalla Ra.Gi. Onlus, presso il quale qualche giorno fa, hanno fatto tappa i bambini del Campus Estivo del Progetto “Io e Mamma” della Cooperativa “L’Isola che non c’è”.
Accompagnati dall’educatrice Alessandra Mungo, responsabile del “Progetto Io e Mamma” e dall’assistente sociale Luana Colicchia, i piccoli visitatori hanno svolto insieme agli ospiti del Centro Diurno Ra.Gi. un laboratorio di stimolazione sensoriale olfattiva.
“Tenendo presente la forte compromissione della memoria provocata, in molti casi, dalle patologie che affliggono gli ospiti del Centro Ra.Gi., abbiamo pensato di proporre questa attività in quanto l’azione di odorare fragranze, profumi e aromi ha un grande potere nella riattivazione dei ricordi – spiegano Alessandra Mungo e Luana Colicchia – I materiali scelti per dar vita al laboratorio sono state alcune spezie usate spesso nel condimento o nella preparazione di piatti estivi tipici della nostra terra.
Questo al fine di riconnettere gli ospiti con episodi di vita quotidiana legati al loro passato. Inoltre – concludono – il nostro obiettivo era quello di creare una relazione fra bambini e persone con disabilità senza generare paure, pregiudizi e senso di esclusione”.
L’incontro intergenerazionale con i bimbi della Casa Campus dell’estate di Progetto “Io e Mamma” è stato voluto dall’associazione Ra.Gi. perché parte di quel percorso di normalizzazione della cura delle demenze mirato a ridare dignità alla vita di chi, affetto da queste patologie, ha tuttavia il diritto ad un’esistenza piena, fatta anche di relazioni, esperienze ed emozioni.
Tali concetti sono alla base della metodologia di cura utilizzata all’interno del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De. di Catanzaro e dell’ “Antonio Doria” di Cicala: il metodo Teci (Terapia Espressiva Corporea Integrata). Unico in Italia, esso implica la cura ed il contenimento naturale delle demenze ed è stato ideato, dopo dieci anni di studi e ricerche sul campo, da Elena Sodano, presidente della Ra.Gi. ed autrice del volume “Il Corpo nella Demenza” (Maggioli Sanità, 2017). Il percorso della Ra.Gi., supportato anche dalla Federazione Nazionale Alzheimer, ha portato alla creazione, a Cicala, del primo borgo calabrese amico delle demenze, un progetto afferente l’iniziativa Dementia Friendly Community lanciata per la prima volta in Europa dall’Alzheimer’s Society del Regno Unito e realizzata in collaborazione con il Comune di Cicala, guidato dal sindaco Alessandro Falvo e con la Federazione Nazionale Alzheimer.
Con l’apertura del Centro Diurno “Antonio Doria” e la realizzazione del borgo amico delle demenze, Cicala, una comunità di 900 anime è divenuto un luogo dove i malati di demenze sono liberi di vivere un’esistenza ricca di relazioni e fatta di normalità dove andare dal parrucchiere, comprare il pane, andare dal fioraio, incontrare degli amici oppure dei bambini in piazza non sono più azioni ostacolate da una diagnosi di demenza, ma parte di una quotidianità da vivere oltre ogni pregiudizio.
Questi principi animano tutte le iniziative portate avanti dall’associazione Ra.Gi. in entrambe le strutture e si spera possano arrivare a cambiare la cultura della cura di queste malattie, la cui diagnosi conduce troppo spesso all’isolamento di chi ne è affetto e dei suoi familiari.