Amaroni città del miele: prende vita il laboratorio didattico e artigianale per condividere il sapere antico e prezioso e creare nuove opportunità di lavoro.
La prima giornata di scoperta, approfondimento, pratica, accoglienza e integrazione con la Comunità Progetto Sud.
Don Giacomo Panizza: “Un laboratorio intrigante e utile con l’opportunità che potrà venire dalla produzione di bomboniere solidali”.
Condividere la conoscenza dell’apicoltura e scoprire le potenzialità della cera d’api, attraverso un sapere antico e prezioso, per creare nuove opportunità. Queste le finalità del laboratorio didattico e artigianale che prende vita ad Amaroni, Città del Miele della Calabria, grazie alla proposta dell’ Amministrazione Comunale e la collaborazione dell’azienda di Daniela Mancini.
La prima giornata, trascorsa tra curiosità e formazione, ha visto protagonisti un gruppo di giovani ospiti della casa per Minori non accompagnati Luna Rossa della Comunità Progetto Sud.
Il laboratorio è stato avviato con i saluti del sindaco di Amaroni, Luigi Ruggiero, poi l’introduzione al mondo delle api con lo studio dei mieli e analisi sensoriale; quindi, la visita all’apiario e l’approfondimento sulle tecniche della smielatura; a seguire la degustazione delle produzioni tipiche in accostamento al miele e il laboratorio sulle tecniche di produzione di candele con la cera d’api.
“Attraverso la promozione del marchio collettivo Amaroni Mieli – spiega Teresa Lagrotteria, vicesindaco di Amaroni – l’Amministrazione Comunale racconta e diffonde le potenzialità di un territorio di cui rivendica, con orgoglio, la tradizione rurale. All’incontro con i giovani della Comunità Progetto Sud, attribuiamo un grande valore umano; abbiamo preso esempio dalla società delle api, complessa e perfetta, per portare nella nostra una concreta azione di cooperazione e integrazione». «Con l’organizzazione di questa giornata, piacevole e ricca sotto l’aspetto didattico e relazionale, – chiude la Vicesindaco – il Comune e la Mancini Daniela srl hanno voluto condividere con gli ospiti di Luna Rossa il loro patrimonio di cultura immateriale, saperi, tecniche, conoscenze, di cui faranno tesoro”.
Con loro, Don Giacomo Panizza, presidente di Comunità Progetto Sud, Anna Bambara, coordinatrice delle attività di Luna Rossa e Giannalisa Morelli, operatrice del servizio.
“Una meraviglia, quegli occhi sgranati dei ‘nostri’ giovanissimi di sette o otto nazioni diverse – afferma don Giacomo Panizza, Presidente Comunità Progetto Sud – e una sorpresa il dialogo, le loro intelligenti domande e le puntuali risposte ricevute riguardo la vita delle api e la produzione di queste profumatissime candele. Bello registrare l’interesse e l’evidente appassionarsi dei giovani stranieri verso i piccoli insetti e la loro vita, e coinvolgente il loro entusiasmo nell’apprendere i procedimenti di lavorazione della cera d’api. Un laboratorio intrigante e utile, dunque, con l’opportunità che potrà venire dalla produzione di bomboniere solidali”.
“I giovani di Luna Rossa sono rimasti entusiasti – è il parere di Anna Bambara, coordinatrice Luna Rossa – nel registrare un clima di grande accoglienza e opportunità imparando direttamente dalle api, e come si dice, sul campo, e da chi ne ha cura. Una bella occasione formativa, di incontro e confronto costruttivo”.
L’Amministrazione Comunale ha donato alla Comunità Progetto Sud una prima fornitura di fogli cerei e di stoppini, materiale necessario per la produzione delle candele, con l’augurio che i ragazzi possano presto realizzare le prime bomboniere solidali della Comunità.
Ancora una volta Amaroni, che conosce bene il mondo delle api, ha saputo mostrare quanto questi preziosissimi insetti abbiano da insegnare all’uomo: l’armonia e lo spirito di collaborazione che regolano l’alveare, la determinazione e l’operosità, sempre col fine del benessere collettivo. A ben vedere questi sono principi che, se applicati alla nostra vita quotidiana, potrebbero migliorarne la struttura sociale, a cominciare dall’applicazione di metodi di condivisione e integrazione, così come la natura insegna.
Fonte: La Nuova Calabria