Una cavalcata di dieci settimane contro ogni pregiudizio

 

Una cavalcata di dieci settimane contro ogni pregiudizio

 

Si chiude lunedì dopo una cinquantina di manifestazioni la campagna “Oltre il pregiudizio”, promossa da Retefiore e da 60 associazioni non profit di Roma. Dal razzismo alla disabilità, dalla salute mentale alle libertà religiose, tante voci per “cambiare la cultura” 

 

Si chiude lunedì 10 dicembre al Teatro di Tor Bella Monaca di Roma, con l’evento “I diritti umani per la riconciliazione dei popoli”, la campagna Oltre il pregiudizio. La manifestazione, organizzata in collaborazione con la Comunità Capodarco di Roma, inizia alle 10.30 con un banchetto di sensibilizzazione a cura del Centro diurno “Spazio Amico”- Coop. Futura e associazione Handicap Noi e gli Altri onlus, seguito da una tavola rotonda e da varie performance di teatro sociale.

La campagna, iniziata il 10 ottobre, si è articolata in dieci settimane di informazione e educazione sui temi del pregiudizio in tutte le sue accezioni, per comprenderne le cause e promuoverne il superamento. Circa cinquanta le iniziative, tra convegni, testimonianze, mostre, musica, teatro, reading, film e documentari, attività sportive, eventi in piazza, nelle scuole, nelle biblioteche e nei comuni, dedicando ogni settimana ad un pregiudizio, religioso, razzista, sessuale.

L’iniziativa è stata promossa da RETEFIOREducativa, oltre 60 realtà dell’associazionismo non profit e dell’università, con il patrocinio del Comune di Roma e del Consiglio regionale del Lazio e il supporto del Cesv, Centro di servizio per il volontariato del Lazio. Tra i promotori anche il Forum terzo settore Lazio, Agci Solidarietà Lazio, Fish Lazio, Psichiatria Democratica, Progetto Itaca Roma, Tavolo Interreligioso di Roma, Teatro PortaPortese, Upter, Centro studi Grammatica e Sessismo, docenti e ricercatori delle università Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Lumsa.

“In un panorama di totale incertezza per il futuro diventa necessaria un’opera di riflessione sui valori che devono sostenere la convivenza tra gli esseri umani e le nazioni” – dichiarano i coordinatori Valeria Bussaglia e Gianni Palumbo – Per questo abbiamo promosso questa campagna con lo slogan ‘Una cultura si cambia con una nuova cultura’, per andare Oltre il pregiudizio, per affermare il concreto diritto alle pari dignità e uguaglianza, che comporta il vero accoglimento della diversità di ogni individuo. Il nostro faro è la Dichiarazione universale dei diritti umani, di cui il 10 dicembre si celebra il 70esimo Anniversario. Diritti il cui valore resta indiscutibile, tanto più in un’epoca in cui sono sotto attacco, anche nel nostro paese, spesso da parte degli stessi che dovrebbero invece garantirli”.

La Campagna ha preso il via dall’Isola di Ventotene, con l’appello lanciato all’Unione Europea da Psichiatria Democratica per la chiusura dei manicomi in tutto il continente, come già avvenuto in Italia con la legge Basaglia del 1978. Dopo la prima settimana dedicata alla salute mentale è stato messo al centro il tema del razzismo, quindi quello del sessismo e delle libertà delle opinioni religiose, fino a trattare i temi del carcere e delle varie forme di disabilità.

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