Una giornata di studi alla Federazione Diabete Calabria

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Il coinvolgimento dei pazienti nelle fasi di valutazione dei percorsi di cura e delle tecnologie sanitarie – così come stabilito dal Patto per la Salute (2014-2015) – è stato oggetto di un percorso di formazione regionale organizzato, a Lamezia Terme, dalla Federazione Diabete Calabria.

La giornata di approfondimento, tenutasi lo scorso 17 settembre, destinata alle Associazioni di persone con diabete, dal titolo Il paziente, un interlocutore esperto, è stata dunque incentrata sugli aspetti della Health Technology Assessment (HTA).

Alla conferenza, introdotta dai saluti dal presidente Fe.Di.Cal. Luciano Ventura, sono intervenuti Emanuela Zurzolo, segretaria Fe.Di.Cal., che ha relazionato sulla Tecnologia sanitaria e il ruolo dei pazienti nei processi HTA e Massimiliano Tronci che, in qualità di esperto del settore, ha analizzato il Sistema diabete nell’ambito sanitario nazionale e regionale.

L’HTA è un approccio «multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo».

Il contributo dei pazienti nei processi di Health Technology Assessment è una sfida che molti paesi europei hanno già affrontato con successo. In Italia, l’approvazione del Patto per la Salute sembrerebbe finalmente delineare in maniera istituzionale, mediante un programma nazionale, il coinvolgimento dei pazienti e dei caregivers, al fine di migliorare l’assistenza sanitaria, attraverso la raccolta di informazioni relative all’esperienza di chi vive la malattia e relative all’impatto delle tecnologie sulla vita del paziente.

A conclusione della giornata di studi, i referenti delle associazioni appartenenti alla Federazione Diabete Calabria hanno partecipato a una lezione dedicata alla «Comunicazione sociale» a cura della giornalista Federica Legato.

L’obiettivo dell’incontro formativo è stato, pertanto, quello di fornire competenze specifiche ai soci delle associazioni di Volontariato, utili al fine di una partecipazione attiva ai tavoli di lavoro e per un efficace confronto con le istituzioni.

«È necessario che i rappresentanti delle associazioni siano informati e formati», ha sottolineato Luciano Ventura «poiché a loro spetta il compito di divulgare corrette informazioni sulle nuove tecnologie e non meno sui diritti e doveri del paziente».

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