Il 99% dei 2,2 miliardi di bambini del mondo – praticamente tutti- sono esposti ad almeno una minaccia ambientale. È l’allarme lanciato dall’Unicef nella nuova analisi – intitolata “Making Climate and Environment Policies for & with Children and Young People” lanciata in occasione di Cop 26 -che rivela che due terzi dei piani climatici dei paesi non affrontano i bisogni e le priorità dei bambini. Dei 103 piani nazionali, l’Unicef ritiene che solo 35 di essi – o circa un terzo – siano sensibili ai bambini. Solo 1 su 5 fa riferimento ai diritti dei bambini o alla giustizia e all’equità intergenerazionale in modo significativo. Solo il 12% riferisce che i bambini hanno partecipato allo sviluppo del piano. I paesi stanno dicendo le cose giuste sul considerare e includere i bambini, ma i loro piani sul clima rendono le loro promesse vuote. I bambini e i giovani portano energia,leadership e idee, eppure i leader continuano a non prestare attenzione alle loro richieste. La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini. Ad agosto, l’Unicef ha pubblicato l’Indice di Rischio Climatico per i Bambini che ha rivelato che il 99% dei 2,2 miliardi di bambini del mondo – praticamente tutti – sono esposti ad almeno una minaccia ambientale, tra cui ondate di calore, cicloni, inondazioni, siccità, malattie trasmesse da vettori, inquinamento atmosferico e avvelenamento da piombo.Per rispondere alla crisi climatica l’Unicef implora i governi di intraprendere tre azioni: incrementare investimenti sull’adattamento climatico e la resilienza, ridurre le emissioni di gas serra, includere i giovani in tutti i negoziati e le decisioni sul clima. L’Unicef esorta i paesi sviluppati a superare la loro promessa del 2009 di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno in finanziamenti per il clima, alla luce dell’evidenza che queste somme sono insufficienti per affrontare la portata degli impatti climatici. L’Unicef sta inoltre sollecitando i paesi a tagliare le loro emissioni di almeno il 45% (rispetto ai livelli del 2010) entro il 2030 per mantenere il riscaldamento a non più di 1,5 gradi Celsius. L’Unicef sottolinea che come conferma l’analisi di oggi, i bambini e i giovani continuano ad essere sotto rappresentati nelle politiche e nelle discussioni sul clima, anche se sono i più importanti interlocutori per le soluzioni sostenibili. Questo limita la loro capacità di influenzare le decisioni che sono critiche per il loro futuro e non li aiuta a guidare il mondo che erediteranno”.
Fonte: Rainews