Per iniziare a fare i volontari è importante una spinta emotiva e il desiderio di rendersi utili. A questi fattori, però, devono poi seguirne altri, come la disponibilità, l’orientamento, e una preparazione specifica. Per questo è nata l’Università del volontariato, un progetto partito da Milano, replicato a Treviso e Bologna e che ora sbarca anche al sud.
Oggi infatti il Centro di servizi per il volontariato di Cosenza presenterà il progetto in una conferenza stampa nella Sala degli stemmi della Provincia. L’obiettivo è formare coloro che vogliono impegnarsi per gli altri o che già da tempo lo fanno, ma anche creare un luogo di pensiero e confronto sul terzo settore e sulle politiche di welfare. Il Csv di Cosenza ha pensato di proporre questa esperienza anche sul proprio territorio convinto che il volontariato sia una vera e propria “scuola di vita” e che la formazione sia una presupposto indispensabile per operare al meglio nel sociale.
Il percorso universitario prevede corsi specialistici aperti a tutti, serate informative anche per i cittadini e una formazione mirata alle reti associative.
Non stupisce l’attenzione del sistema dei Centri di servizio per il volontariato verso questo innovativo progetto; la formazione è infatti da sempre una delle attività cardine dei Csv che ogni anno realizzano numerose iniziative formative sia in collaborazione con le organizzazioni di volontariato del proprio territorio che singolarmente. Nel 2014, ad esempio, sono state realizzate oltre duemila attività tra corsi, seminari e momenti formativi con esperti, per un totale di circa 30 mila ore di formazione, 37 mila partecipanti e 9 mila organizzazioni coinvolte. Questo tipo di attività ha registrato una crescita dell’11% rispetto al 2013.
L’offerta formativa messa in campo dai Csv, inoltre, è molto ampia: si va da temi di natura giuridico-legale ad argomenti legati all’area fiscale, amministrativa e contabile; dalla comunicazione all’informatica, dal fundraising alla progettazione.