VIBO – Anziani soli e senza punti di ritrovo nella città che dimentica il passato

 

VIBO

Anziani soli e senza punti di ritrovo nella città che dimentica il passato  

In molti considerano il Centro di aggregazione poco accessibile Ma dalla sede replicano: «Qui tante iniziative e porte sempre aperte»
Tra le richieste quella di Vincenzo Neri: «L’Amministrazione cerchi di avere più considerazione» Dopo anni di querelle e rinvii gli amministratori si preparano a definire il progetto dell’ecodistretto che dovrà sorgere a Sant’Onofrio

Vittoria Sicari

Fanno capannello sotto il porticato del liceo “Colao” quando è brutto tempo, mentre durante le belle giornate si siedono sui muretti di piazza Municipio. Sono anziani che cercano di ammazzare il tempo facendo quattro chiacchiere o la passeggiata per le vie del centro. «Di attrattive o luoghi di ritrovo in questa città non ce ne sono – commentano -. In estate ci spostiamo su viale Regina Margherita o alla villa comunale, ma in questa stagione non sappiamo cosa fare e dove andare». Anche sui social c’è chi si si sofferma sulle categorie meno abbienti e sugli anziani che «rappresentano il 40 per cento della popolazione vibonese, ossia quasi la metà dei residenti». Queste persone «non hanno un luogo in cui incontrarsi, anche perché il Centro di aggregazione sociale, a prescindere dalla infelice ubicazione, malgrado gli sforzi della dirigenza non riesce ad assicurarne l’apertura se non per un massimo di 2-3 ore pomeridiane».

Invece secondo i pensionati «ci vorrebbe un posto senza barriere architettoniche in modo da consentire l’accesso anche ai disabili, costretti invece a rimanere chiusi in casa nella tristezza e nella solitudine». A lanciare il grido d’allarme è anche Vincenzo Neri, il quale insieme ad altri cittadini ha presentato un documento alla commissione consiliare competente sottolineando che sono soprattutto gli over 65 con disabilità ad avere tanta voglia di fare ed a chiedere all’amministrazione comunale di essere tenuti in considerazione.

«Le porte del centro di aggregazione sociale – rileva il vice presidente Gianni Pantera – sono aperte a tutti. Molti soci hanno anche la chiave, per cui a qualsiasi ora possono usufruire dei locali». Sono tante le attività svolte e quelle in cantiere. Ieri sera, ad esempio, si è tenuto un torneo di burraco, mentre prima di Natale i soci organizzeranno il classico scambio di auguri. «Il nostro centro è sempre attivo – aggiunge il tesoriere Eleonora Cannatelli – abbiamo organizzato gite, presentazione di libri, convegni». Ad aver da ridire secondo la dirigenza sono solo alcuni soci espulsi dalla scorsa amministrazione. Ma a prescindere dalle polemiche è sicuramente vero che i locali del Centro sono poco spaziosi e mal posizionati.

 

 

Al Sud il 48,2%degli over 65 soli

Il recente studio “Ambrosetti-Openjobmetis”, (dati Istat 2018), certifica che gli over 65 che vivono soli sono più nel meridione.

Si sgretola così il classico modello familiare solidale che consentiva alle persone anziane di invecchiare con una certa serenità. Tra le motivazioni di questa solitudine c’è sicuramente il processo di spopolamento e la massiccia fuga dei talenti più giovani. Il dato parla chiaro: in Italia gli over 65 che vivono soli sono il 46%, specie al Sud (48,2%).

Stampa o condividi