VIBO
OMBRE SUL CENTRO DI AGGREGAZIONE
Stop ai commissari Si attende… il voto
Tonino Fortuna
Dopo gli scontri all’arma bianca dei giorni scorsi, sembra arrivato il momento della tregua almeno apparente. Sulla vicenda legata al possibile commissariamento del Centro di aggregazione sociale, la politica ha espresso pareri divergenti. In Aula, le posizioni sono apparse dialettiche, per usare un eufemismo. Non si è registrata, insomma, un’uniformità di pareri. Fatto sta che il sindaco, inizialmente deciso a procedere con la nomina del commissario, pare abbia deciso di temporeggiare.
Sostanzialmente, fare come Quinto Fabio Massimo per qualche giorno, allo scopo di superare l’insidia delle elezioni ed evitare di spezzare equilibri delicati con alcuni dei propri principali alleati.
Non a caso, ad oggi, della nomina del commissario non v’è alcuna traccia. Neppure dopo che della vicenda ha discusso la commissione consiliare alle Politiche sociali. Infatti, dopo un primo momento di scontro tra opposte fazioni politiche, anche in quella sede sembrerebbe essere prevalso il… dialogo.
Il caso – è opportuno ricordarlo – era stato sollevato dopo che l’ex presidente Michele La Rocca aveva comunicato le proprie dimissioni a palazzo Luigi Razza. A suo sostegno si era successivamente schierato il consigliere comunale de I liberali per Vibo Giuseppe Muratore, evidenziando come il Cas fosse stato «ben gestito nel corso degli anni». Di tutt’altro avviso un ex socio che, pur senza scoprire ufficialmente la propria identità, aveva insinuato una serie di sospetti sulla gestione del Centro. La svolta, con la conseguente decisione del capo dell’Amministrazione, sembrava dietro l’angolo. Ma pare che dal primo piano di palazzo “Luigi Razza” si sia deciso di temporeggiare… aspettando le elezioni.