VIBO
INCONTRI AL DE FILIPPIS E NELLA SEDE UICI
Cultura e formazione contro ogni violenza
Rosita Mercatante
Tanto è stato fatto, ma ancora tanto resta da fare. Perchè i diritti delle donne non rimangano solo “belle parole” enunciate nelle numerose disposizioni normative che si sono susseguite nel tempo a partire dalla Costituzione del 1949 fino ad arrivare alla Convenzione di Instanbul recepita nel nostro ordinamento con la legge n. 119 conosciuta come la legge sul “femminicidio”, occorre compiere una battaglia culturale quotidiana e continua nel tentativo di sradicare definitivamente gli stereotipi e i pregiudizi che stanno alla base della subcultura maschilista. «In questo contesto trovano terreno fertile le discriminazioni e le violenze perpetrate nei confronti del sesso femminile» ha spiegato Stefania Figliuzzi, presidente dell’associazione “Attivamente Coinvolte” durante un incontro con gli studenti dell’Istituto Professionale “De Filippis”. Da qui l’importanza dell’attività di prevenzione svolta dal sodalizio sul territorio che più volte, come in questo caso, si è rivolto ai più giovani per sensibilizzarli sulle tematiche della violenza di genere che in maniera trasversale riesce a infiltrarsi in diversi ambiti, da quello familiare a quello lavorativo. Su quest’ultimo aspetto i ragazzi sono stati chiamati a riflettere stimolati dalle immagini del trailer del film “Nome di donna”.
«Assolvendo il suo compito di dare “competenze di cittadinanza” la scuola deve promuovere manifestazioni di stampo sociale» ha spiegato il dirigente scolastico Pietro Gentile che ha introdotto gli interventi del prof. Roberto Garzulli e dell’avvocato Anna Piane. Anche L’Uici presieduta da Rocco Deluca ha lanciato un messaggio significativo in occasione della Giornata Internazionale della donna nell’ambito della manifestazione svoltasi nei locali dell’Archivio di Stato. A relazionare Barbara Citton, una tra le personalità politiche vibonesi che hanno combattuto per la causa delle donne e delle pari opportunità.