Sarà un viaggio tra le contraddizioni più evidenti della nostra terra: da un lato le bellezze dei paesaggi e lo splendore delle viste mozzafiato che l’affaccio sul litorale vibonese regala, e dall’altro il racconto delle storie cruente di sangue che riportano la firma delle organizzazioni mafiose. L’appuntamento è per domenica, giornata in cui l’associazione “Libera contro le mafie” chiamerà a raccolta i cittadini per la seconda edizione dei “Cento passi verso il 21 marzo. In cammino per la Memoria”.
Il silenzio della passeggiata lungo lo storico tragitto della littorina – che prenderà inizio in mattinata (il raduno è previsto per le ore 8,45 nel parcheggio dell’area commerciale di Maierato) – sarà bruscamente rotto dalla voce di alcuni familiari di vittime innocenti. Testimoni di dolore e di ingiustizie saranno Elsa Tavella, mamma di Francesco Vangeli il ventiseienne di Filandari scomparso lo scorso 9 ottobre e di cui ancora non si hanno notizie, e Marzia Luccisano, mamma di Francesco Prestia Lamberti, quindicenne ucciso a colpi di pistola da un coetaneo nel 2017 nelle campagne di Mileto. «Storie di morte, storie di sangue che devono arrivare alle orecchie di tutti – ha detto il referente provinciale di Libera Giuseppe Borrello – che non bisogna stancarsi di narrare perché solo dopo averle conosciute si può provare un senso di indignazione talmente forte da incanalare la rabbia in percorsi di riscatto per il territorio». Ecco, dunque, il senso di un’iniziativa che ai partecipanti non richiede solo lo sforzo fisico per camminare, bensì quello di fermarsi a riflettere e di assumere l’impegno della corresponsabilità nella lotta alla subcultura mafiosa.
L’iniziativa – organizzata insieme a Kalabria Trekking – viene riproposta dopo l’esordio dello scorso anno quando ad impressionare fu una massiccia adesione.
ro. me
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