Il poeta Pippo Prestia ospite dell’Unione ciechi
L’ARTE poetica di Pippo Prestia, improntata alla semplicità e all’immediatezza, è stata protagonista nell’ambito di un’iniziativa targata Uici, Unione italiana ciechi ed ipovedenti di Vibo Valentia. Un pomeriggio, quello realizzato nella sala riunioni Uici, che ha permesso ai soci di vivere un’esperienza coinvolgente ed intensa fatta di versi cadenzati ed emozionanti, capaci di suscitare piacevoli ricordi ma anche acute riflessioni. Le poesie in vermacolo di Prestia, autore di “Com”a’ntisi v’ a dissi!”, hanno veicolato messaggi forti: dalla necessarietà di tutelare la propria identità culturale, alla denuncia sociale, passando per tematiche di stampo religioso. Un mondo raccolto in versi, sapientemente amalgamato e raccontato al pubblico, Tramite le poesie, s iè meditato, come rimarcato dagli organizzatori, sul senso della vita, il significato dell’amore, l’intensità di gesti e parole a volte poco apprezzate, il ricordo ed i sentimenti, scalfiti da un “oggi” fin troppo distratto. Così, il vibonese Pippo Prestia è passato dalla dolcezza di “Acqua chjara” alla forza di “Palumbeja”, dalla sociale spiritualità di “Papa Franciscu” ai dialoghi incentrati sulla Calabria, terra di migrazioni e soprusi. A conclusione dell’incontro, il presidente Giovanni Barberio ha annunciato l’ avvio della registrazione audio, da parte dellostesso autore Pippo, delle sue opere invernacolo, nell’ambito del servizio “Libro Parlato”. Ciò consentirà ai non vedenti di poter apprezzare uno dei maggiori autori calabresi: «Grazie per averci fatto vivere un favoloso pomeriggio di cultura e calabresità», la chiosa di Barberio.
g-d’a.