Vibo – Libera lancia la sfida contro le mafie In marcia sui “passi” della legalità

 

OGGI AL VIA IL PERCORSO: DIECI KM DA MAIERATO FINO IN CITTÀ

Libera lancia la sfida contro le mafie In marcia sui “passi” della legalità

 

Rosita Mercatante

Per contrastare le mafie e la corruzione occorre il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora la corresponsabilità di tutti nel gettare le fondamenta di una comunità solidale e più giusta. È questo il messaggio che la manifestazione di respiro regionale promossa dall’associazione Libera contro le mafie – in programma per il 21 marzo in città – si prefigge di divulgare.

Un messaggio da veicolare in maniera trasversale in ogni ambito della società, a partire dalla scuola. Il primo istituto ad essere coinvolto è stato il Liceo “Capialbi” dove gli studenti sono stati chiamati a riflettere sul significato delle parole “memoria” e “impegno”, il binomio su cui si svilupperà la XXXIII Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, la cui piazza regionale sarà proprio Vibo Valentia.

Una scelta emblematica se a parlare sono i dati: 27 le ‘ndrine censite, numerosi e ripetuti gli attentati intimidatori nei confronti di imprenditori e commercianti, 10 logge massoniche distribuite nella provincia, due comuni sciolti per mafia e oggi commissariati, tre commissioni d’accesso in altrettanti comuni. Indagini su presunta corruzione e accuse di collusione che hanno coinvolto politici, parroci, rappresentanti delle forze dell’ordine, magistrati. Una provincia che annovera la più bassa percentuale di riuso sociale dei beni confiscati. Da qui la considerazione che questa manifestazione deve servire soprattutto a generare consapevolezza in un luogo dilaniato dal pensiero e dall’agire mafioso. Il conto alla rovescia è iniziato e il popolo di “Libera” si mette in cammino per compiere “Cento passi”, come quelli che a Cinisi separavano la casa della famiglia di Peppino Impastato da quella del boss Gaetano Badalamenti. Stamattina la partenza dall’area commerciale di Maierato per arrivare in città, alla villa comunale; dopo aver percorso 10 km e ascoltato le toccanti testimonianze dei familiari di vittime delle mafie.

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