Educazione alla tutela del mare e momenti ludici. I bambini, ma anche gli adulti protagonisti. Attilio Fiorillo: «Insieme e uniti ce la possiamo fare»
«Aiutate noi adulti a rendere questo mondo migliore. Perché noi siamo ciò che mangiamo, ciò che beviamo, siamo il mare nel quale nuotiamo. E dobbiamo prendercene cura». Il vescovo dei cittadini, il vescovo dei bambini. Monsignor Nostro riceve l’abbraccio di “Vibo Marina c’è”, uno slogan che – grazie all’attivismo dell’imprenditore Attilio Fiorillo – s’è trasformato in un movimento capace, nel solco dell’impegno civile, testimoniato da diverse altre precedenti iniziative, di alimentare l’aggregazione e stimolare la rinascita sociale. «È questo il nostro obiettivo, stare insieme, stare uniti, per una nobile causa comune – evidenzia Fiorillo – perché così, solo così, ce la possiamo fare e la nostra comunità può risorgere».
Vibo Marina, dunque «anche stavolta c’è» e incassa il sostegno del pastore della Diocesi, che prende parte all’iniziativa promossa al Lido La Playa, in sinergia con Legambiente e Wwf, coinvolgendo bambini e famiglie. «È fondamentale coinvolgere i bambini e le nuove generazioni, perché solo voi – evidenzia Franco Saragò – responsabile provinciale di Legambiente – potete salvare il nostro pianeta». Anche i più piccoli ascoltano, attenti. Partecipano, si confrontano con il loro vescovo e con gli ambientalisti, che spiegano loro cosa sta accadendo al nostro ambiente e cosa fare soprattutto per preservarlo. E gli adulti, a loro volta, seguono con attenzione, apprendono come comunicare, e non solo per educare alla tutela dell’ambiente e del mare, come ricordano depliant, gadget e manifesti.
«È davvero importante la presenza di Legambiente e Wwf e ci dà grande speranza – sottolinea Fiorillo – la presenza del vescovo Nostro assieme a noi, un vescovo che sta tra la gente, vive con la gente e che sentiamo essere uno di noi». Momenti formativi e momenti ludici. Una iniziativa riuscita, per i bambini e per le famiglie. Ed un’accoglienza entusiastica per il buon pastore. C’è chi scatta foto e selfie in ricordo della giornata. C’è chi si avvicina per esprimere gratitudine dopo l’apertura al culto della Chiesa nata su impulso di Natuzza Evolo. E il vescovo si sente a casa, rendendo anche omaggio a quanti si prodigano per assicurare la migliore ospitalità possibile. Ma è sempre ai più piccoli che rivolge il suo appello: «Impegniamoci, diamo tutto noi stessi per un mondo migliore, perché questo mondo è la casa di Dio, è la nostra casa e la nostra casa siamo noi».
Fonte: IlVibonese