VIBO
NASCE LA NUOVA ASSOCIAZIONE “FERO”
La sfida dei giovani in campo per la città
Si chiama “Fero” la nuova associazione presentata nel corso di un incontro svoltosi a palazzo Santa Chiara. Un termine preso in prestito dal latino ed esplicativo della mission che il sodalizio apartitico e apolitico, si prefigge di portare avanti: dare, proporre. In altre parole i giovani che hanno deciso di aggregarsi si prefiggono di avanzare nuove idee e di offrire nuovi stimoli alla propria città attraverso un’intensa attività intellettuale in grado di appassionare soprattutto i ragazzi.
Giovani, dunque, impegnate per il cambiamento e lo sviluppo della propria terra a cui continuano a rimanere legati al punto da volersi rimboccare le maniche. L’arma di cui dispongono è quella della cultura e la sua portata dirompente dovrà servire anche da richiamo per coloro che hanno intenzione di fare qualcosa per il territorio senza lasciarsi schiacciare dal pessimismo e dalla rassegnazione. L’imperativo per il direttivo composto da Domenico Lo Giudice, Davide Cosentino, Cristina La Torre, Barbaro Lo Mastro, Matteo Callà, Antonio Sabato e Marcello Papaianni (presidente) è “fare”. Tutti poco più che ventenni, hanno voglia infatti di mettere in piedi iniziative culturali e sociali affrontando tematiche come la legalità e l’ambiente. Il primo evento targato “Fero” è già andato in scena, e ha avuto quale protagonista l’artista Enrico Sanna, in arte Henry Sprouse. Ospite della serata il giovane ha illustrato il suo percorso professionale, per poi catturare l’attenzione dei partecipanti con l’intrigante photostory “Enigma a Pizzo Calabro”, un’avvincente storia ambientata nella Pizzo degli anni Sessanta. Un primo passo, ma l’obiettivo è fare tanto altro per la città, per lasciare il segno. (ro.me.)