VIBO – Parcheggi per disabili, la burocrazia sott’accusa

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Parcheggi per disabili, la burocrazia sott’accusa

Tonino Fortuna

I disabili non costituiscono una priorità per la burocrazia di palazzo “Luigi Razza”. La conferma arriva dalla mobilitazione di maggioranza e opposizione che, con tempistica differente, stanno tentando di portare la vicenda all’attenzione degli uffici competenti. D’altronde, l’intoppo sarebbe, più che politico, burocratico. Non una novità dalle parti di piazza Martiri d’Ungheria.

Il nodo da sciogliere, in questo caso, è legato alla predisposizione delle strisce per soggetti con handicap nei pressi della propria abitazione. Numerose sono le richieste alle quali, attualmente, non è stato dato seguito dagli uffici, nonostante le sollecitazioni provenienti dall’Aula. Le autorizzazioni già concesse si conterebbero sulle dita di una sola mano. Gli altri disabili sono stati messi in attesa. La dibattuta quaestio ieri è arrivata in II commissione, dove il consigliere del Partito democratico Alfredo Lo Bianco, ha provato a sollecitare l’attenzione degli uffici municipali e della maggioranza che sostiene l’attuale amministrazione.

In realtà, il problema era stato sollevato tempo addietro, in un’altra commissione, quella delegata ad affrontare i temi connessi alle Politiche sociali, dal consigliere comunale di Città Futura Danilo Tucci. Quest’ultimo aveva evidenziato che «laddove si tratta di difendere i diritti dei disabili non esiste colore politico». Ergo, «bisogna procedere con celerità». Un input tutt’altro che secondario alla dirigente Adriana Teti «affinché dia le necessarie risposte a quegli svantaggiati che altrimenti vedrebbero ulteriormente limitati i propri spostamenti anche in automobile». Della vicenda era stata interessata anche la presidente della Commissione Politiche sociali Lorenza Scrugli, affinché si facesse portavoce nelle “sedi” opportune. In commissione era pure arrivata la stessa dirigente, garantendo che «a breve tutto sarebbe stato risolto», non soltanto nei pressi delle abitazioni, bensì pure dinanzi agli istituti scolastici onde evitare che gli studenti con disabilità siano vittime anche di tali disservizi. Parole che attendono il conforto concreto dei fatti…

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