VIBO – Politiche sociali, eletto Danilo Tucci ma restano i nodi sull’uso dei fondi

VIBO

Politiche sociali, eletto Danilo Tucci ma restano i nodi sull’uso dei fondi

Voto unanime per il consigliere Danilo Tucci che intende confrontarsi pure con l’assessore

Tonino Fortuna

La contesa tutta interna alla maggioranza forse non si è ancora del tutto conclusa. Intanto, dopo le dimissioni di Lorenza Scrugli dalla presidenza della IV commissione, in chiara polemica con l’operato dell’assessore Franca Falduto, ieri l’organismo consiliare ha provveduto ad eleggere il nuovo presidente. La scelta è ricaduta su Danilo Tucci, espressione di Città Futura, il gruppo di Vito Pitaro, che è stato votato all’unanimità da maggioranza e opposizione. Sedici voti su sedici per il giovane consigliere che ha riscosso parole di apprezzamento da parte di tutti i rappresentanti in assemblea. Il neo-presidente non ha esitato a mettere in chiaro due aspetti: «Mi confronterò subito con il presidente dimissionario Scrugli – ha puntualizzato – e poi con l’assessore alle Politiche sociali per capire in modo specifico il lavoro compiuto e portare avanti quanto rimasto in sospeso. A tal proposito, ho già chiesto alla segretaria copia dei verbali». Sollecitazioni immediate sono giunte al neo-presidente dalle fila della minoranza: «Vogliamo più chiarezza – ha tuonato Loredana Pilegi – sulla progettualità inerente l’uso dei fondi in campo, la loro provenienza, le spese effettuate e quelle da effettuare. E ancora, sul ruolo e la funzione degli assistenti sociali, sullo sportello antiviolenza e così via». Insomma, un compito non semplice quello che attende Tucci, convinto di dover valorizzare anche le politiche giovanili in una prospettiva di rinnovamento e di crescita della comunità.

Ma al di là degli equilibri consiliari e degli scontri in Aula, sono altre le problematiche che angosciano in questa fase gli amministratori. In primo luogo, quella del probabile nuovo dissesto finanziario. Per discutere di conti, la maggioranza si è riunita intorno al sindaco e all’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo. Due gli obiettivi: evitare indiscrezioni di stampa, salvo poi comunicare comodamente mediante organi istituzionali; e ragionare su un possibile bilancio di previsione da mettere in campo in una contingenza così delicata. L’idea sarebbe quella di capire se sia possibile far quadrare i conti alla luce delle maggiori (ma ancora non ben quantificate entrate) evitando operazioni di finanza creativa che rischierebbero di nuocere ulteriormente al Comune. Se si riuscisse in questa operazione, si potrebbe andare avanti, o meglio, tirare a campare per un altro anno, altrimenti non rimarrebbe che dichiarare il secondo dissesto consecutivo. Il tutto in attesa che il Viminale e poi eventualmente la Corte dei Conti, vaglino e approvino, un piano di riequilibrio straordinario quindicennale da 24.5 milioni, con rate crescenti, necessario a risanare le casse da un debito che negli ultimi mesi è aumentato di altri 4 milioni, attestandosi ormai a 28 milioni.

La tensione ancora altadopo le dimissioni e le accuselanciate da Lorenza Scrugli

Stampa o condividi