vibo – Prenotazioni e ticket, cresce l’esasperazione Utenti costretti a rimanere in fila per oreIl personale si mette in malattia, in arrivo operatori di una ditta esterna

Prenotazioni e ticket, cresce l’esasperazione Utenti costretti a rimanere in fila per oreIl personale si mette in malattia, in arrivo operatori di una ditta esterna

Sott’accusa come sempre l’Asp che non è in condizioni di fare funzionare il servizio «Qui ogni giorno c’è un problema: dalla linea internet a singhiozzo alle stampanti rotte»
Situazione più grave al poliambulatorio di Moderata durant dove un solo addetto fa quello che puòCon l’assunzione a breve di cinque unità il l’attività sarà implementata così da scongiurare nuovi disagiElisabetta Tripodi

Vittoria Sicari

Circa 200 i numeri staccati ieri mattina al centro prenotazioni di viale Matteotti (di fronte all’ospedale Jazzolino). Alle 10.30 ancora il primo giro non è finito. In coda utenti di tutte le età, donne in gravidanza, anziani, malati cronici. Tutti ad aspettare il proprio turno. «Sono in fila dalle 8.30 – rileva Domenico Garcea – solo per un timbro e alle 10.35 ancora non sono riuscito ad arrivare allo sportello».

Nella sala d’attesa, angusta e senza aria condizionata, la gente si accalca, caldo e afa fanno il resto. «Non si riesce neanche a respirare – osserva una donna -. Le sedie sono tutte occupate ed è da un’ora che sono in piedi». Solo due gli operatori costretti a sopportare le urla dell’utenza e un carico di lavoro non indifferente. «Sono qui da oltre due ore». Spiega un paziente con il sangue agli occhi e la rabbia di una mattinata di attesa snervante.

«La causa di questa situazione – osserva la gente in fila – è sicuramente dovuta alla carenza di personale, ma non è colpa nostra se l’azienda sanitaria non può assumere. Noi paghiamo regolarmente le prestazioni e poi i servizi vengono erogati male o per nulla». Stessa situazione ai poliambulatori di Moderata durant dove la fila è un po’ più contenuta, ma la gente protesta ugualmente. Ad essere operativo un solo sportello e in coda circa 50 persone. Solo 4-5 seduti sulle poltrocine. «Le sedie non bastano – esordisce una donna in stato interessante – per cui siamo costretti a stare in piedi per ore».

Poi alle 11 l’operatore ritira le impegnative e si chiude nel suo ufficio per erogare le prestazioni. La gente che arriva più tardi, deve tornare indietro. «Se ne parla domani – commenta un utente – sperando che ci sia meno gente». È solo una pia illusione, secondo la signora Rita: «Ogni giorno c’è un problema – commenta la donna -. Dalla linea che va e viene, alla stampante rotta, ai dipendenti in malattia o in ferie». Giovedì, infatti, al Centro unico prenotazioni vicino l’ospedale gli operatori inizialmente erano in tre, poi a causa di una stampante fuori uso il terzo sportello è stato chiuso ed è scoppiato il caos. «Non dipende dal personale in ferie – sottolinea un anziano -. Sia in estate che in inverno è sempre pieno di gente». Per accertarsi personalmente della situazione a metà mattina ad entrambi gli uffici ticket si presentano il direttore del Distretto Michelangelo Miceli e il responsabile dei Cup Nicola Nocera e scoppia il putiferio. Gli utenti cominciano ad alzare la voce e a chiedere spiegazioni. Ormai da anni, purtroppo, si sta assistendo a scelte che vedono una riduzione della qualità e quantità dei servizi sanitari offerti, a favore della necessità di tenere in equilibrio i conti economici imposti dai tagli dei governi succedutisi finora.

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Antonio Callà

Lunghe code, attese snervanti, tempi lunghi delle prenotazioni e cittadini esasperati: la sanità vibonese è in forte sofferenza. Ed i tanti disservizi che si registrano sono il sintomo più evidente. Questa è la volta dell’ufficio ticket. Di due sportelli, quello sito a Moderata Durant e quello in viale Matteotti, ne è aperto solo uno. Non abbastanza per coprire l’esigenza di centinaia di cittadini che giornalmente si presentano nel Centro prenotazioni dell’azienda sanitaria. È la sintomatica mancanza di personale, «di una cattiva organizzazione», come denuncia qualche cittadino esausto. Difficile dargli torto, quando alla chiusura improvvisa di uno o più sportelli, non corrisponde un’altrettanta tempestiva comunicazione di preavviso da parte dell’Asp.

Ed in questa situazione, neanche la convenzione attivata con alcune parafarmacie per le prenotazioni gratuite ed i pagamenti ticket, sembrano soddisfare le reali esigenze del territorio. Ma dalla prossima settimana, quest’ulteriore problema che si è manifestato in questi passati giorni, dovrebbe essere definitivamente risolto. Ne è convinta il direttore generale dell’Asp, Elisabetta Tripodi, che in questo senso ci tiene a rassicurare i cittadini: «Non posso negare che in questi giorni si siano manifestati alcuni disagi all’Ufficio ticket, ma questo non è dipeso da noi. La malattia di quattro persone ha determinato un ulteriore mancanza di personale, ma a breve l’impiego di ulteriori 5 operatori dipendenti di una ditta esterna andranno a rinforzare il servizio, così da scongiurare nuovi problemi e garantire ai cittadini il regolare funzionamento degli sportelli».

La questione, però, non può dirsi del tutto risolta e si lega indissolubilmente ad una situazione di grave crisi dell’intero sistema sanitario sia locale che regionale. Su questo punto, proprio i sindacati confederali hanno incalzato chiedendo maggiore impegno e risposte certe anche all’attuale dirigenza dell’Asp, ed annunciando una mobilitazione per il prossimo 2 agosto: «Nel territorio vibonese – hanno affermato Cgil, Cisl e Uil – ci sono servizi carenti e insufficienti, carenza del personale medico infermieristico, diminuzione dell’offerta dei servizi. Servono provvedimenti necessari per far fronte alla drammatica situazione». Per queste dichiarazioni, la stessa Tripodi non sembra essersi però scomposta. «Rispetto il lavoro dei sindacati – ha infatti affermato – ma in questi mesi abbiamo lavorato senza sosta per migliorare la situazione della sanità locale. Abbiamo fatto anche delle assunzioni, non ultime quelle degli autisti, e presto arriveranno anche quelle per gli operatori socio sanitari. Noi stiamo cercando di dare il massimo, con qualche significativo risultato, ma sempre in una situazione più complessa e generale della sanità regionale».

Miceli: «Sono attive anche le farmacie»

File e disagi ai centri prenotazioni dell’azienda sanitaria. Il direttore del Distretto Michelangelo Miceli spiega che la carenza di personale sarà presto coperta da Catanzaro. «Purtroppo l’Asp non può effettuare assunzioni. I disagi sono solo dovuti al particolare momento che dovrebbe rientrare a breve». In ogni caso, ricorda che «oltre ai Cup sono attive farmacie e parafarmacie, alcune delle quali sono abilitate non solo alle prenotazioni, ma anche alla riscossione del ticket».

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