Un patrimonio da rispettare

 

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Un patrimonio da rispettare

Wwf, Consorzio di bonifica e Consorzio Mediterraneo lavoreranno in sinergia per la realizzazione degli interventi

 

Rosaria Marrella Pizzo

Con l’arrivo della primavera ravastrelli marittimi, soldanelle, elicrisi e violaciocche dovrebbero fiorire liberamente, anticipando il giglio di mare. Così come il fratino ed il corriere piccolo dovrebbero deporre e covare le uova che ben si mimetizzano sulla sabbia, in attesa della schiusa dei pulcini. Uno spettacolo naturale di cui godere appieno.

Ma soltanto teoricamente. Quello che avviene alle Dune dell’Angitola, infatti, è di tutt’altro registro. Non c’è nulla di poetico nel fenomeno di degrado che tiene sotto scacco la zona. Degrado in continua espansione e che minaccia sempre più l’integrità dell’ambiente circostante, nonostante proprio per difenderla e salvaguardare la biodiversità vegetale ed animale, il sito sia stato inserito nell’elenco di quelli di importanza comunitaria (Sic), poiché habitat adeguato ad importanti specie, tanto animali che vegetali, la cui conservazione è prioritaria a carattere europeo.

Ma a minacciare le Dune e a compromettere lo spazio tanto alla flora quanto alla fauna, ci pensano gli uomini con l’abbandono sconsiderato di materiale di ogni genere. Da anni, infatti, l’area versa in uno stato di totale abbandono e vi si trova di tutto: cumuli di rifiuti, pneumatici, eternit e carcasse di automobili; e, a peggiorare le cose i mezzi in transito (c’è la strada sterrata parallela infatti, che segna il confine tra la pineta e la spiaggia e gli accessi sono liberi), il prelievo della sabbia e lo spianamento delle dune coi mezzi meccanici.

Finalmente però, qualcuno ha deciso di cambiare registro e di scendere in campo per una diversa gestione dell’ambiente costiero e, con questo presupposto, qualche giorno fa a Pizzo è stato illustrato il progetto di rimozione dei rifiuti, atto alla valorizzazione naturalistica. Si tratta di un progetto approvato e finanziato dalla Regione (rientra nell’ambito del Por 2014/2020) che vede attivamente coinvolti il Wwf di Vibo Valentia, il Consorzio di bonifica del Tirreno Vibonese e il Consorzio Mediterraneo. Gli interventi dovrebbero partire già a marzo e, in virtù della mole di tonnellate di rifiuti che si trovano tra Torre Mezza Praia e Colamaio, vi saranno chilometri da bonificare e, pertanto, dovrebbero protrarsi per alcuni mesi. L’obiettivo è, un repulisti generale delle tonnellate di rifiuti depositati dalle mareggiate o volutamente abbandonati dall’uomo.

Ad aprire e moderare i lavori – dopo l’esibizione dell’orchestra degli alunni della Media – il responsabile provinciale del Wwf Angelo Calzone il quale, dopo aver invitato i ragazzi a rendersi protagonisti di un vero proprio cambiamento degli stili di vita, ha introdotto i relatori: Domenico Piccione (presidente del Consorzio di bonifica Tirreno vibonese), Paolo Pelusi (presidente del Consorzio Mediterraneo di Roma), Lello Greco (in rappresentanza del Dipartimento Ambiente della Regione). Nel suo intervento il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo ha manifestato interesse per il progetto e ha assicurato il suo impegno a contribuire per le iniziative di competenza del Comune affinchè i risultati dei lavori in programma non vengano vanificati.

Al naturalista del Wwf Pino Paolillo è toccato il compito di illustrare sia alcune delle peculiari specie di piante e di animali che frequentano gli ambienti sabbiosi, sia le minacce (rifiuti, transito di veicoli, prelievo di sabbia, spianamento ecc.) che minacciano le dune. Gli aspetti tecnici-operativi del progetto sono stati illustrati dall’arch. Marcello Morabito (Consorzio di bonifica). all’incontro hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore Fabrizio Anello, soci del Wwf, e Giuseppe Iemme, presidente dell’associazione “Costa Nostra” di Curinga.

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