VIBO – Rilancio della Biblioteca comunale Il Csv tira fuori un suo progetto

VIBO

Rilancio della Biblioteca comunale Il Csv tira fuori un suo progetto

Sul piatto 15mila euro che potrebbero essere utilizzati per la città
Polemiche sulla paternità del finanziamento tra l’ex sindaco Elio Costa e l’attuale assessore Giovanni Russo

Vittoria Sicari

Se ne è discusso per anni del destino della biblioteca comunale. A partire dalla giunta D’Agostino, che aveva in progetto di vendere l’immobile, per poi passare all’amministrazione Costa che invece aveva messo tra le sue priorità il recupero e il rilancio della struttura.

Al momento però il futuro del polo culturale non è del tutto chiaro. Nel corso della penultima consiliatura ad occuparsi dell’immobile era stata prima l’associazione “L’isola che non c’è”, di Titti Marzano, che attraverso una serie di iniziative, aveva provato a renderla “appetibile” dal punto di vista culturale. Analogo percorso è stato attuato dall’associazione “Civitas”, presieduta dallo studioso Raniero Pacetti, che si era occupata invece della catalogazione dei libri antichi. Prima delle elezioni comunali la palla era passata in mano all’Uilt (Unione italiana libero teatro) che aveva provato, investendo le varie compagnie del territorio, a creare un laboratorio teatrale che però non è ancora decollato. Ad oggi, infatti, se l’operazione salvataggio portata avanti dall’ex sindaco Elio Costa è perfettamente riuscita – considerato che il bene non è stato alienato e i locali sono stati ristrutturati – purtroppo, l’importante presidio culturale resta una scatola vuota con pochi servizi, un ridotto assortimento di libri e una scarsissima frequentazione, tant’è che non vengono consegnati più neppure i quotidiani. Tre i dipendenti che si occupano di garantire l’apertura e la chiusura della struttura e oltre 35mila volumi in dotazione.

Circa tre anni orsono a chiedere l’utilizzo dell’edificio era stato anche il Centro servizi per il volontariato (Csv) che avrebbe voluto realizzare – come in tutte le città d’Italia – la Cittadella del volontariato. «L’obiettivo – spiega il presidente del Csv Roberto Garzulli – era quello di far ruotare attorno alla struttura tutto il Terzo settore e digitalizzare il patrimonio librario in modo da evitare un doppione con il Sistema bibliotecario». Per altro «risparmiando il canone di locazione che paghiamo attualmente (15mila euro) – aggiunge il direttore del Csv Maurizio Greco – potremmo investire i fondi per la città». La richiesta del Csv è stata rinnovata anche all’attuale Amministrazione che ancora però non si è pronunciata. A giorni il vicesindaco Domenico Primerano incontrerà le associazioni del territorio e il discorso sarà sicuramente riproposto.

L’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo, dal canto proprio, rassicura quanti sono preoccupati per la sorte della biblioteca comunale: «Come Amministrazione – sostiene Russo – ce ne siamo occupati da subito, tanto da presentare nei giorni scorsi, un progetto attraverso Agenda Urbana per un milione e 200mila euro che ci consentirà di intervenire sull’adeguamento di tutti gli impianti e di ristrutturare l’intero edificio con efficientamento energetico».

A mettere, però i puntini sulle “i” è l’ex sindaco Elio Costa, il quale su facebook ribadisce all’assessore ai Lavori pubblici che «non si riesce ad accettare, né tantomeno a capire perché mai si sia arrogato la paternità del finanziamento che faceva parte della proposta di strategia urbana sostenibile collegata alla delibera di giunta n.114/2018 da me presieduta. La stessa proposta – prosegue Costa – è stata formalmente accolta nel relativo protocollo dal presidente della Regione Oliverio». Per altro «la delibera risale – aggiunge l’ex consigliere comunale Umberto Buccarelli – al periodo in cui lo stesso Russo era all’opposizione, in qualità di capogruppo del Pd».

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