LA DENUNCIA DEI VOLONTARI CHE HANNO SOCCORSO UN CUCCIOLO GRAVEMENTE FERITO CHE SI TROVAVA TRA VIALE DELLA PACE E CONTRADA COCARI
Trappole sparse per la città, l’allarme delle associazioni
Stefania Marasco
Lo cercavano da giorni, i volontari. Sapevano che era ferito, ma speravano di non dover raccontare un’altra storia di inciviltà e crudeltà. Una speranza che si è infranta, però, davanti alla realtà. Quel cucciolo, esanime, versa infatti in gravi condizioni. L’hanno trovato dilaniato dalle trappole nascoste nelle campagne.
Si aggirava tra viale della Pace, contrada Sughero e località Cocari. Ignaro, certamente, di ciò che l’uomo è capace di fare. Da qui, l’amarezza delle associazioni che hanno deciso di fare rete: Enpa, Ada, Movimento animalista e Lav, insieme ai volontari operanti nella provincia che hanno denunciato l’accaduto. Citano Ghandhi che affermava come “la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” e chissà, si domandano, «osservando dall’alto Vibo se si starà rivoltando nella tomba».
È grave, infatti, quando raccontano i volontari, ai quali circa una settimana fa era stato «segnalato un cagnolino nero taglia media con un filo intorno all’addome». Quindi, erano partite le ricerche «reduci già da ciò che è successo a Gerocarne, ma di lui – chiosano – nessuna traccia». Solo, ieri, «la cruda scoperta» di cui hanno deciso di rendere pubbliche le immagini. Perchè l’orrore e la cattiveria abbiano un volto.
«Perchè tutti – incalzano – devono vedere e comprendere le sofferenze inutili che l’uomo arreca agli animali». Un cane dilaniato «da una trappola di cacciatori, anzi bracconieri». È questa, insomma, la «civiltà che va a rotoli» mentre «assenti sono i controlli sul territorio».
C’è rabbia e tanta amarezza, tra le associazioni, che non si capacitano di tanta crudeltà e dell’indifferenza che intorno l’avvolge. Si domandano, cosa sarebbe accaduto se nella «trappola ci fosse finito un ragazzo, un bambino o un cane padronale». Una domanda davanti alla certezza che «questo è solo un randagio e non frega niente a nessuno». Indifferenza davanti alla quale non si arrendono, comunque, e ricordano che «queste trappole sono illegali; questo è bracconaggio ed è fatto vicino alle nostre case, perché questo cane si aggirava tra contrada Sughero, viale della Pace e contrada Cocari!». Da qui, l’appello ad avviare maggiori controlli per individuare le trappole illegali, «per la sicurezza di uomini e animali, anche di quelli dimenticati da tutti». Chiamano al senso di civiltà. Nel nome di un’umanità da ritrovare.