Vibo – Tumore al seno, percorsi oltre la malattia

 

VIBO

Tumore al seno, percorsi oltre la malattia

 

Rosita Mercatante

Non è certo facile per una donna affrontare la malattia oncologica al seno, l’intervento e le terapie che ne conseguono, soprattutto se una conseguenza è l’asportazione di una parte visibile del suo corpo. Una parte che per lei rappresenta tre grandi temi della vita: la femminilità, la maternità, la sessualità. Non far assumere le connotazioni di una vera e propria mutilazione agli effetti di questa malattia – di cui la percentuale di guarigione è ormai elevata – è uno degli obiettivi principali della medicina che da anni prevede che contestualmente alla rimozione del tumore venga impiantata la protesi mammaria non facendo subire alla paziente un ulteriore trauma.

A spiegarlo durante una relazione tecnica sono stati i professori di chirurga plastica ricostruttiva ed estetica Manfredi Greco e Diego Ribuffo, rispettivamente degli atenei Magna Graecia di Catanzaro e La Sapienza di Roma, nell’ambito dell’incontro interregionale del sud della sezione locale dell’associazione “Mogli dei Medici Italiani” presieduta da Raffaela Lo Torto Massara. Partendo dal ripercorrere le tappe principali che hanno caratterizzato l’evoluzione del trattamento chirurgico del tumore alla mammella sempre meno radicale, il professore Greco introdotto dalla presidente nazionale Ammi Elvira Oliviero Lippi e dal moderatore Federico Lo Torto, si è soffermato sull’importanza per la paziente oncologica di potersi rivolgere ad un centro specializzato dove ottenere le cure più adeguate: «Si tratta di una patologia che richiede il parere di più figure mediche, dal chirurgo, all’oncologo dallo psicologo al senologo» Questa possibilità nella nostra regione non è garantita: «In Calabria attualmente non esiste una breast unit, ovvero un centro di senologia multidisciplinare, che offra cura e assistenza, e che permetta alla donna di affrontare il tumore al seno con la sicurezza di essere seguita da un team di specialisti nell’intero percorso di malattia in cui i bisogni saranno sia fisici che psicologici». In questo lavoro di équipe la figura del chirurgo plastico è fondamentale come ha spiegato il professore Ribuffo: «La ricostruzione del seno è parte integrante della cura del carcinoma al seno, tanto che è a carico del Ssn. L’impianto della nuova mammella durante l’intervento demolitivo permetterà alla paziente di avere la percezione che la malattia è stata solo un incidente di percorso».

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