C’è anche Gerocarne tra i comuni virtuosi e solidali che hanno sposato la causa dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte”, installando una panchina gialla in piazza Giovanni Paolo II per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’endometriosi, patologia ginecologica cronica e invalidante. Lo rende noto il sindaco, Vitaliano Papillo, che ha accolto con vivo e convinto entusiasmo la richiesta della referente locale del sodalizio, Carmen Amato, ospitando la partecipata iniziativa domenica scorsa, definita dal primo cittadino «bella, importante e di grande valore simbolico, relativamente a un tema per cui ritengo ci sia ancora tanto da fare».
L’endometriosi è una patologia poco conosciuta dall’opinione pubblica e su cui anche la scienza sa ancora poco. Una patologia subdola, meschina, dolorosa e a oggi in gran parte ignota nelle cause che la determinano e che provocano infiammazione cronica degli organi genitali femminili su donne in età fertile che si possono espandere anche ad altri organi. «È poco conosciuta ma andando ad approfondire – ha proseguito Papillo – ti accorgi che è molto diffusa. Per questo abbiamo voluto ospitare l’associazione e la sua iniziativa – ha sottolineato – installando questa panchina che, attraverso un colore preciso, il giallo, va a ricordare a quanti la guarderanno o vi si siederanno che nel mondo ci sono tante giovani donne che soffrono di endometriosi, spesso con dolori lancinanti e invalidanti. Chiunque – ha approfondito il primo cittadino di Gerocarne – può iniziare a informarsi già in loco inquadrando con il proprio smartphone il “Qr code” riportato su apposita targhetta che rimanda a un video in cui uno specialista spiega la patologia nel dettaglio».
«Convintamente, pertanto, abbiamo deciso di fare da ulteriore cassa di risonanza e accendere un altro riflettore sull’argomento. Un grazie di cuore all’associazione “La voce di una è la voce di tutte”, che tramite la sua tutor locale Carmen Amato ci ha concesso questa opportunità, e grazie anche a Rita Grillo, Vanessa Fuscà, Giusi Papallo e Noemi Bertucci, che hanno curato l’organizzazione, dimostrando una grande sensibilità verso la problematica, e a Luciana Varì, la quale ha dato la propria testimonianza diretta. L’auspicio – si è augurato Papillo – è che questa iniziativa dell’”Endopank” gialla venga accolta in sempre maggiori centri in provincia. Una prospettive – ha concluso il sindaco – per cui mi adopererò anche io, per amplificare il più possibile il messaggio e diffondere la conoscenza di questa brutta piaga che mina la salute di tante giovani».
Fonte: Il Vibonese