VIBO VALENTIA – Donare gli organi e dunque la vita ad altre persone mentre si perde uno dei propri cari: un percorso doloroso metabolizzato da anni in alcune aree del Nord Italia, ma che nel Mezzogiorno stenta ancora a dare i suoi frutti.
Nei giorni scorsi, l’Aned ha voluto rimarcare, tuttavia, l’importanza di un gesto capace di restituire la speranza. Lo ha fatto alla scuola”Don Bosco” nel corso di un incontro al quale hanno preso parte il direttore del centro trapianti regionale Pellegrino Mancini, il vicesegretario nazionale Aned Pasuqale Scaramozzino e Giuseppe Rito – componente del comitato regionale dell’Aned – che grazie alla donazione di un rene può continuare a vivere. E deve la sua “nuova vita” ai famigliari di una persona morta in un incidente stradale.
Sull’argomento, gli studenti hanno rivolto parecchie domande dopo aver visto un filmanto “Salvo e Gaia”, realizzato dal ministero della Sanità di concerto con il Miur.
FONTE: Gazzetta del Sud
AUTORE: T. F.