VIBO VALENTIA – L’EMERGENZA. Il Csv intanto cerca volontari.
IL SISTEMA ORMAI E’ AL COLLASSO.
Il territorio non appare adeguato per sostenere arrivi massicci come l’ultimo di martedì scorso.
(nella foto: Roberto Garzulli)
Un’emergenza nell’emergenza. Ed un sistema di accoglienza che ad ogni sbarco viene messo a dura prova. Se poi l’ondata di profughi è imponente come quella di ieri, allora le difficoltà diventano estremamente difficili da fronteggiare. Chi ha assistito alle operazioni di martedì mattina non può non aver notato come la macchina organizzativa, pur con la professionalità che ha sempre contraddistinto i suoi componenti il cui lavoro è encomiabile senza alcuna remora, abbia inevitabolmente sofferto. E con essa lo farà senza altrettanto dubbio quella della sicurezza, vale a dire la schedatura e l’identificazione dei profughi. Che il territorio di Vibo Valentia non sia strutturalmente attrezzato per simili emergenze – specie quanto a sbarcare sono centinaia di persone che fuggono dagli orrori della guerra – lo si era capito e si penssava, chi puù chi meno, che si trattasse solo di fatti episodici. Ma ormai, ad oltre due anni dal primo attracco, e con in mezzo una trentina di sbarchi, le criticità sono di fatto rimaste anche se l’esperienza di chi opera in quei frangenti è notevolmente migliorata. I sindacati di polizia hanno lanciato l’allarme più volte per le condizioni in cui lavorano gli agenti, il personale addetto alle operazioni sanitarie non sta meglio ma nonostante questo il servizio viene – ripetiamo in modo encomiabile – garantito seppur con estremi sacrifici. Però, se Vibo Valentia deve essere ormai a tutti gli effetti considerata una località di accoglienza è necessario che anche il Governo faccia la propria parte destinando uomini, strutture, mezzi e fondi per offrire a chi opera sul territorio condizioni adeguate e a chi arriva e soggiorna il medesimo trattamento.
Servono rinforzi e su questo punto il Csv della Provincia ha lanciato un appello di emergenza per assistere i migranti giunti a Vibo con l’ultimo sbarco. Si cercano volontari per “aiutare le associazioni già presenti e che operano su tre turni di “lavoro”: 8-14; 14-21;21-8 fino a venerdì 21 Aprile, per incrementare le operazioni in corso di protezione e di soccorso e non di supporto sanitario, tra cui la distribuzione di cibo, acqua, kit igienici e altri beni di prima necessità, destinati alle persone provenienti da Africa, Asia, Medio Oriente e da altre località lungo la costa nordafricana che intraprendendo pericolosi viaggi, attraverso il Mar Mediterraneo, spesso rischiano la vita a bordo di imbarcazioni precarie. Migliaia di essi hanno tragicamente perso la vita negli ultimi anni durante le loro rischiose traversate”. Maurizio Greco precisa che richiesta “è da intendersi, esclusivamente in termini di sensibilizzazione della popolazione ad avvicinarsi al mondo del Volontariato organizzato, quale “mission” del Csv. Tale attività è possibile esercitarla iscrivendosi alle associazioni regolarmente riconosciute, operanti sul territorio, solo queste ultime infatti, attraverso il coordinamento della Prefettura e Questura di Vibo Valentia, possono esercitare la preziosa attività di supporto e sussidiarietà, alla macchina organizzativa che garantisce ai migranti la migliore accoglienza. E’ importante sottolineare che al momento non è richiesto alcun aiuto in termini di alimenti e vestiario”.
Le associazioni di volontariato del territorio hanno “già risposto al recente aumento di arrivi di migranti attivando centinaia di volontari e organizzando le proprie strutture di accoglienza per ospitare, curare e proteggerli in modo dignitoso. “Possiamo principalmente impegnarci a dare il nostro supporto alle associazioni che stanno gestendo l’emergenza”.
Nei punti di sbarco i volontari garantiscono la prima risposta di assistenza, basata sui bisogni primari delle persone quando sbarcano dalle navi, fornendo sostegno alle persone in base alle loro esigenze, a prescindere dal loro status giuridico. Quest’appello di emergenza è per migliorare la risposta alle questioni relative alla migrazione, all’interno delle comunità nei paesi di origine, di transito e di destinazione. Per i cittadini che volessero impegnarsi in prima persona nei confronti dei migranti, con aiuti di tipo pratico, ecco chi contattare: Associazione Prociv Augustus di Vibo Valentia, presidente Nicola Nocera recapito telefonico: 3477122452;3881541437
FONTE: Il quotidiano della Calabria
AUTORE: Gianluca prestia