I dati Istat. Crescita di richieste d’aiuto soprattutto nel Lazio e in Toscana. Diminuiscono denunce per maltrattamenti tra l’1 e il 22 marzo. Chiede aiuto per violenza e stalking il 30,7%.
ROMA – Durante il lockdown sono state 5.031 le telefonate valide al 1522, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno chiesto aiuto sono 2.013 (+59%). Il confronto tra l’1^ marzo-16 aprile 2020 e lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia un forte aumento delle richieste di aiuto, anche se non è possibile stabilire se ciò sia espressione di un aumento della violenza subita o delle campagne di sensibilizzazione che hanno fatto sentire le donne meno sole. Lo rileva l’Istat nel rapporto ‘Violenza di genere al tempo del Covid-19: le chiamate al numero verde 1522’.
Per il Lazio, il tasso di incidenza passa dal 6,8 del 2019 al 12,4 dello stesso periodo del 2020, per la Toscana, dal 4,8 all’8,5 per 100 mila abitanti. Le vittime chiamano di più rispetto allo stesso periodo del 2019 anche dalla Sardegna e dall’Umbria.
Diminuiscono denunce per maltrattamenti tra l’1 e il 22 marzo”
Le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6%, quelle per omicidi di donne del 33,5%, tra le quali risultano in calo dell’83,3% le denunce per omicidi femminili da parte del partner. Per poter dare una lettura adeguata del fenomeno sarà necessario un periodo di riferimento più lungo.
“Chiede aiuto per violenza e stalking il 30,7%”
Le chiamate motivate da una richiesta di aiuto per violenza subita ammontano a 1.543, ma si chiama anche per avere informazioni sul servizio 1522 (28,3%), o per manifestare altre situazioni di disagio diverse dalla violenza (17,1%).
Nel 60,6% dei casi le chiamate arrivano tra le 9 e le 17; quelle durante la notte e la mattina presto, solitamente in numero minore, hanno raggiunto il 17,5% durante il lockdown.
Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito. Nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1% si riportano anche casi di violenza assistita.
Fonte Redattore Sociale