Vita a Sud: l’innovazione sociale raccontata dal Mezzogiorno

Vita apre una redazione diffusa nel Mezzogiorno. Un progetto editoriale nato dal basso, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Lunedì 9 novembre alle ore 15:30, la presentazione pubblica in diretta sulla pagina Facebook di Vita con la partecipazione del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano e del presidente di Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo.
Un nuovo progetto editoriale di Vita, promosso insieme a Consorzio Sale della Terra di Benevento e Lecce, Cooperativa sociale Dedalus di Napoli, Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani. Il progetto nasce con il sostegno della Fondazione CON IL SUD, per la quale la comunicazione non è strumentale rispetto all’attuazione della sua missione, ma ne è parte integrante.

L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è cambiare di segno il racconto sul meridione partendo dal sociale, alimentando una narrazione che superi i luoghi comuni. Il Sud rimane costantemente confinato in una condizione di subalternità o di eroismo che non rendono merito a quello che realmente, in alcune aree, il tessuto sociale specie negli ultimi anni è riuscito a generare. Una vitalità che merita di trovare riscontro anche sul piano mediatico e quindi nel dibattito civile e politico del Paese sia a livello centrale, sia a livello locale. Sempre più spesso è proprio a Sud che nascono le esperienze sociali più innovative.

Nel suo editoriale, il presidente Carlo Borgomeo ha sottolineato come al Sud “la presenza e l’iniziativa del Terzo settore sempre più vanno assumendo le caratteristiche di un vero e proprio processo di cambiamento: segnalano che il rafforzamento delle comunità, sui territori, è l’unica strada per innescare processi di sviluppo sostenibili e, quindi, non effimeri, come quelli spesso ‘provocati’ da politiche pubbliche esclusivamente attente a logiche quantitative. Questo processo, che non è certamente facile e che spesso ha un’evoluzione troppo lenta, va sostenuto da una forte e intelligente attività di comunicazione”.

La questione più rilevante, rispetto alla comunicazione relativa al sociale, non è tanto l’aspetto quantitativo, ma l’approccio utilizzato. Spesso si celebra un mondo di buoni con storie bellissime, personaggi eccezionali, risultati inaspettati. Un approccio comunque positivo, che può generare anche comportamenti emulativi, aumentare il numero di filantropi e di donatori. “Il limite, però, è quello di ‘separare’ nella comunicazione il mondo del sociale dalle altre questioni di solito ritenute più importanti ed urgenti – sottolinea Borgomeo – di confermare nella pubblica opinione che le esperienze che porta avanti il Terzo settore possono avere al massimo un carattere di contenimento delle diseguaglianze e di supplenza alle carenze del sistema pubblico, ma non possono orientare le politiche, suggerire modelli, indicare nuove priorità”.

L’iniziativa verrà presentata lunedì 9 novembre in diretta sulla pagina Facebook di Vita. Di seguito il programma:

 

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